Sampdoria-Reggina 3-1, ESCLUSIVO/ triplo Pozzi, ma gli amaranto cosa difendono

Il sogno play-off può diventare realtà solo per una tra Sampdoria e Reggina, impegnate per il “lunch” domenicale a Marassi. Iachini vuole subito rispondere alla vittoria del Varese, e si affida all’ormai collaudato trio Antonio-Eder-Pozzi. Per la Reggina non c’è molto da fare, il sesto posto è ormai un miraggio ma Breda si mette d’impegno per non sfiorare nemmeno l’impresa: scelte ultradifensive, e marcatura di D’Alessandro su Juan Antonio degna degli anni ’60.

Alcuni giocatori amaranto vagano per il campo, mentre i padroni di casa non riescono ad attuare i propri automatismi. Basta un buco di Freddi, che salta fuori tempo su un lancio, per spezzare la partita poco prima del quarto d’ora: Eder si invola sulla sinistra, mette in mezzo per Nico Pozzi ed Angella tocca in maniera decisiva la conclusione del centravanti, battendo Belardi. La Reggina non reagisce, e Pozzi riesce a raddoppiare sfruttando un cross dalla destra al 36’. I doriani, pur senza impegnare tante volte Belardi, si dimostrano così estremamente cinici.

Non si capisce cosa difenda la Reggina, che nemmeno dopo l’ingresso di Ragusa al posto di Colombo riesce ad alzare il baricentro. Breda continua a mantenere insulse marcature a uomo, mentre l’obiettivo play-off svanisce e Pozzigol completa la propria giornata di gloria al 60’, segnando la tripletta su imbeccata centrale di Obiang. I calabresi si svegliano solo nel finale: Melara sfrutta un cross basso di Rizzato, e trafigge Da Costa con una conclusione ravvicinata.

Il 3-1 finale lancia la Sampdoria verso il traguardo dei play-off, obiettivo che invece non è più matematicamente raggiungibile dalla Reggina. Breda si dimostra forte coi deboli (Nocerina ed AlbinoLeffe), ma debole coi forti (Torino, Verona e blucerchiati).

di Paolo Ficara

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