Ecco le pagelle di Reggina-Verona:
REGGINA
Belardi 7: la Reggina dopo tanto peregrinare ha ritrovato nel suo passato un portiere degno di questo nome. Anche oggi grande prestazione e una parata salva risultato. Non può nulla sul gol di Berrettoni.
D’Alessandro Mat. 6: ritmo e qualità sulla corsia esterna, si limita un pò troppo spesso nelle scorribande esterne.
Freddi 6.5: gioca di fisico e spesso riesce a fermare gli attaccanti avversari. Vedersela con Ferrari non è facile per nessuno.
Emerson 6: piede sinistro pronto a scatenare bolidi verso la porta avversaria. Qualità e grande passo, un difensore moderno.
Angella 5.5: rimane in posizione senza mai proiettarsi davanti, gioca con personalità in difesa senza provare mai la giocata difficile. Alla fine però compie un errore madornale che apre la strada a Berrettoni per l’1-0.
Rizzato 5: non riesce a imbeccarne una, alle volte troppo stretto altre troppo largo. Non regala i soliti palloni in mezzo, che caratterizzano le sue partite.
Ragusa 5.5: gioca troppo largo nel primo tempo, non riesce a trovare una posizione nella ripresa. Si divora un gol, su cui ci sono però da fare i complimenti a Rafael.
(54′ Melara) 6: ha il merito di allargare la squadra, trovando il fondo e qualche out interessante. Palle in mezzo e qualità nel passo.
Rizzo 6.5: prestazione coraggiosa con grande ritmo e voglia di mettersi in mostra. Peccato per quel giallo che gli farà saltare la sfida in casa della Sampdoria.
Barillà 6: ritmo e grande continuità, gioca una quantità mostruosa di palloni. Protagonista di un’ottima partita.
Campagnacci 6: corre per tutto il tempo che rimane in campo, dimostrando grande spirito di sacrificio e tornando addirittura nella sua area per prendersi i palloni.
(72′ Bonazzoli) sv
Viola A. 5.5: rimane troppo lontano della porta, senza riuscire a trovare giocate degne di questo nome. Lento e involuto, esce nella ripresa.
(59′ Ceravolo) 6: da peso all’attacco, non è poi colpa sua se non gli arriva un pallone giocabile…
All. Breda 6.5: partita studiata nei minimi particolari, con cambi giusti e calibrati che però non porta ai risultati sperati.
VERONA
Rafael 8: decisivo su Ragusa nel primo tempo, prodigioso quando toglie un pallone da sotto la traversa a venti dalla fine. Un portiere meraviglioso!
Cangi 6: gioca sulla corsia destra con personalità e senza soffrire Rizzato, che di certo non è in giornata di grazia.
Abbate 6,5: torna nella sua vecchia collocazione per emergenza e lo fa con grande disinvoltura, il tempo non sembra esser passato!
Ceccarelli 6: sostituisce Maietta al centro della difesa e deve fare gli straordinari sulla velocità degli uomini di Breda. Compie il suo dovere, fino alla fine.
Scaglia 6: pericoloso col sinistro, capace di usarlo per tagliare tutta l’area avversaria. Bravo in fase di controllo.
Russo 6: bravo a giocare alla mezz’ala, ritorna a fare da stantuffo alla difesa. Si propone anche negli inserimenti, coi tempi giusti.
(78′ Russo) sv
Tachtisidis 6: si sacrifica per la squadra, svolgendo mansioni anche diverse dalle sue solite. Gioca qualche metro più indietro, andando a ripiegare sulle punte. Partita di sacrificio.
Hallfredsson 5.5: non il solito Colosso, gioca a ritmo alternato. Poi si spegne la luce e non la vede più…
Galli 5.5: messo tra le maglie finisce per perdercisi. Tira da fuori senza grandi risultati, giocando a ritmo alternato. Mandorlini lo cambia nella ripresa.
(48′ Berrettoni) 6.5: ci mette corsa e tanta voglia, giocando palloni a ripetizione per i suoi compagni. Alla fine scaraventa alle spalle di Belardi la palla della vittoria, decisivo!
Gomez 5: troppo estraneo alla manovra, ha grandi mezzi e per questo ci si meraviglia quando gioca così. Può dare molto di più.
Ferrari 6: lì davanti a fare da boa non è facile, soprattutto se ha in marcatura tre rocce come Angella, Freddi ed Emerson. Lui si sacrifica e lavora per la squadra, prestazione da incorniciare.
(65′ Bjelanovic) 6: fa della corsa e del possesso palla i minuti in questa partita, prova a diventare decisivo ma ha poco tempo per farlo.
All. Mandorlini 7: ha la pazienza di aspettare la Reggina nella sua metà campo quando serve, facendo giocare anche con umiltà i giocatori di più grande talento. Vittoria fondamentale.