Da ieri pomeriggio Gigi Cagni è di nuovo l’allenatore del Vicenza, dopo che era stato allontanato circa due mesi fa all’indomani della sconfitta di Varese. E’ il quarto cambio di panchina per i biancorossi, in una stagione a dir poco travagliata. Esiste un particolare retroscena sul ritorno di Cagni alla guida della squadra. Avendo un contratto fino a fine stagione, il tecnico ex Empoli, tra le altre, avrebbe dovuto accettare per forza il richiamo da parte dell’attuale Presidente Masolo, ma ha ottenuto anche un premio salvezza di 200 mila euro e un rinnovo automatico in caso di permanenza in Serie B anche per l’anno prossimo a 600 mila euro all’anno. Cifre abbastanza esorbitanti per una società che non naviga nell’oro e che ha appena visto cambiare guida, con l’addio della famiglia Cassingena. Massimo Masolo, tra l’altro, dovrebbe essere un Presidente ad interim, visto che le trattative per la cessione del club vicentino proseguono. Un caos totale, che potrebbe aumentare con le dimissioni del DT Castellini, non favorevole a questo ennesimo ribaltone. Sullo sfondo, neanche tanto lontano, la difficilissima partita di domani pomeriggio contro il Pescara. Se le premesse sono queste…
di Marco Orrù