Il commissario tecnico della Nazionale Under 20, Gigi Di Biagio, era tra gli allenatori presenti al Poggio degli Ulivi a seguire per due giorni gli allenamenti del Pescara di Zdenek Zeman. Per l’ex centrocampista è stata un’occasione per ritrovare il suo vecchio mister, che lo aveva allenato al Foggia negli anni ’90. “Fa sempre piacere vedere vecchi amici come Ferola e Cangelosi, oltre che mister Zeman, ai quali sono legato da tanto affetto – ha detto Di Biagio, come riportato da ‘ForzaPescara.tv’ -. Purtroppo non c’è Franco (Mancini, ndr): è deleterio per me solo pensare a quanto è successo qualche settimana fa. Sento sempre dire che Zeman è cambiato, ma è sempre lo stesso nei pregi e nei difetti. Direi più che altro che va sempre di moda parlarne, ma lui è sempre se stesso. Il modo che ha di insegnare calcio è unico, merita di allenare in Serie A. E’ scomodo? Basta con questi discorsi, è giusto parlare di calcio e di quello che sta facendo a Pescara. Zeman è rimasto il solo a credere, puntare e a lanciare i giovani. E’ una cosa che gli altri allenatori devono imparare per il bene del calcio italiano che patisce a livello internazionale. Si parla tanto di Caprari, Romagnoli, Brosco, degli altri Under 21 ma se non ci fosse stato Zeman magari stavano ancora giocando in Primavera. Non è finito Zeman e non è finito il Pescara che merita la promozione”. E tra i giovani giocatori abruzzesi, Di Biagio conosce bene Verratti, che ha allenato in Nazionale: “Marco ha solo il ruolo simile a quello che ricoprivo io quando giocavo, ma ha caratteristiche diverse. E’ più vicino a Pirlo, anche per come esce con la palla da situazioni difficili. Con Di Francesco ha fatto già molto bene lo scorso anno, con Zeman ha fatto ancora un passo avanti”.