“Non ho grandi spiegazioni. Mi adeguo e ringrazio”. Esordisce così Angelo Gregucci, quando gli chiediamo i motivi del suo allontanamento dalla panchina della Reggina. Sicuramente il presidente Foti avrà fornito delle spiegazioni al tecnico, per motivare la decisione. Signorilità e professionalità suggeriscono di dribblare l’argomento. Mentre il sodalizio calabrese si riaffida a Roberto Breda, SerieBnews ha contattato in esclusiva il tecnico pugliese.
A mente fredda, come si spiega l’esonero?
“Ringrazio la società, il presidente che ha lavorato e i calciatori che si sono messi a disposizione. Una spiegazione logica non ce l’ho. Lasciamo una squadra molto viva, anche se le ultime partite non le ha fatte in undici. La squadra è vitale ed aggressiva, forse anche troppo. Auguro le migliori fortune a Breda. Senza nessuna vena polemica, lasciamo la squadra un po’ meglio di come l’abbiamo trovata”.
Il presidente ha addotto delle motivazioni?
“La decisione è sua. Tecnicamente non sono d’accordo, ma ha preso la decisione che sentiva. Parlo per me e per il mio gruppo di lavoro: non la condivido, ma la rispetto. Foti dice che i numeri mi danno torto? Ci mancano il punto di Bari e i due punti col Crotone, mentre la partita di Torino va ancora giocata. Il gruppo è stato altamente agonistico, sfiorando l’isterico. In questi mesi ha costruito una certa condizione. Avevamo recuperato Nicolas Viola, mentre Campagnacci stava andando nella direzione giusta. Dovevamo raccogliere i frutti del lavoro fatto. Rispetto la decisione del presidente, con la tristezza nel cuore. Ma non la condivido. Con tre punti in più saremmo lì. Non è che sono andato a cercare episodi di due mesi fa, cito partite recenti. Col Crotone abbiamo giocato in maniera convincente, sacrificandoci in 9 per 40 minuti”.
Che risultati si aspetta da parte della Reggina, da qui a fine stagione?
“La squadra ha dei valori. Auguro alla squadra di crederci ancora. Questi numeri sciagurati sarebbero 4 vittorie, 4 sconfitte e 5 pareggi. Ho preso una squadra che non vinceva da due mesi e mezzo, qualche difficoltà c’era. Ho sempre spiegato ai miei giocatori come si muoveva la squadra avversaria, ma senza mettere freni inibitori, senza spegnerli. Ci è mancata un po’ di fortuna. Tante volte abbiamo giocato per prendere 6 ed invece abbiamo preso 2. Contro Bari, Brescia e Crotone potevamo prendere tranquillamente 7 punti”.
Lillo Foti, rispetto ad altri presidenti, è più o meno ingombrante?
“Ho stimato e continuerò a stimare un grandissimo personaggio. È un uomo importante nella realtà in cui opera. Non c’è amarezza, ma c’è lucidità nella visione della persona. È un uomo onesto intellettualmente, che manda avanti il calcio a Reggio Calabria”.
In conclusione, Angelo Gregucci si rivolge spontaneamente al pubblico: “Ringrazio i tifosi della Reggina. Mi dispiace che le cose siano andate male. Ho badato molto alla prestazione e ad onorare il campo, cercando di proporre un calcio che potesse entusiasmare nel breve periodo. Non c’è stato il tempo. Contro il Brescia ho visto grande partecipazione, encomiabile. Quella sera ho visto che il pubblico di Reggio c’è ancora. Forza ragazzi, li ringrazio di tutto. In bocca al lupo a Roberto Breda e alla Reggina”.
Paolo Ficara
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