Piermario Morosini apparteneva all’Udinese, la società ha parlato tramite il suo patron dopo la tragedia di oggi. Ecco le sue parole riportate da Mediaset Premium: “E’ una delle giornate più tristi della mia ‘carriera’ nel calcio. Da 26 anni non ricordo un’altra tragedia come questa. Sono venuto a sapere questo da Sky, dalla televisione. Morosini si è sentito male in campo, ma non pensavo a una cosa così grave. Poi abbiamo visto che la situazione era abbastanza grave. Solo un’ora e mezza dopo è arrivata la notizia del decesso dall’ospedale. Una notizia terribile perchè il ragazzo, che abbiamo preso dalle giovanili dell’Atalanta, è da tanto che è qui. Un ragazzo sempre serio e professionale. Ha giocato in prestito e rientrava regolarmente per il ritiro. Poi andava a giocare in altre società: Bologna, Padova, varie squadre. Quest’anno l’abbiamo tenuto fino a gennaio, poi eravamo sovraffolati ed è andato in prestito. E’ una notizia che ci lascia scossi. La squadra quando è venuta a sapere, tutti si sono rifiutati di giocare. Abbiamo sentito anche l’Inter e i dirigenti, non hanno avuto un attimo di esitazione. Erano d’accordo nel non giocare. Dieci minuti dopo è arrivata la notizia della Figc, che autonomamente ha deciso di sospendere il campionato. Questo fa onore alla Federcalcio, che di solito sembra un gigante burocratico. Altrimenti avremmo agito noi, prendendo le conseguenze. La giornata è così triste, così difficile. Nessuno avrebbe avuto la forza di partecipare e di vedere questa partita”.
“Eravamo in imbarazzo, non potevamo giocare. Anche l’Inter va onorata per la decisione presa immediatamente. Non c’è stata speculazione da parte di nessuno, fa capire che anche nel calcio c’è umanità. Ricordiamo un ragazzo con le azioni dei dirigenti. Rimane sempre dolore per il giovane, che ha avuto questa sventura. Era un ragazzo a cui eravamo molto affezionati. Ricordiamo un bravissimo ragazzo, educato e diligente e professionista. Anche uno a cui volevamo molto bene”.
Sui continui casi: “Io credo che sia una cosa casuale, la prevenzione e l’attenzione c’è. E’ di più negli ultimi anni, per normative che riguardano la salute. E’ tutto fatto in modo scientifico, non si può pensare che non sia la casualità. Sono migliaia i giocatori che giocano nel mondo e questo può succedere come in tutti gli sport”.
Sui giocatori dell’Udinese: “Morosini era integrato nello spogliatoio, era insieme agli altri fino a fine gennaio. Era uno della squadra, perchè è andato via poco fa. Se lo ricordano tutti come un giocatore presente. Un ragazzo molto a modo, educato, che non ha mai fatto nessuna polemica. Il tecnico è stato il primo a dirmi che non si poteva giocare, gli voleva molto bene”.