Alen Stevanovic e Fulvio Pea. Storie di allenatore e giocatore rimasti sempre in buoni rapporti, nonostante ora non lavorino più insieme. L’attuale tecnico del Sassuolo ha lanciato il serbo nella Primavera dell’Inter due anni fa e di questo, Stevanovic, ne è sempre stato riconoscente. Al quotidiano ‘Tuttosport’ l’esterno offensivo del Torino ha concesso una bella intervista, iniziando a raccontare un aneddoto sul suo rapporto con l’allenatore degli emiliani: ”A inizio anno, ho promesso a mister Pea che gli avrei fatto un gol quando ci saremmo incontrati. Lui mi ha risposto che è d’accordo, a patto che però vincano loro. Ho qualche linea di febbre e se si giocasse oggi non ce la farei, fortunatamente però si gioca lunedì e dovrei riuscire a recuperare. Stimo Pea come tecnico e come uomo, gli voglio bene. E dire che il nostro rapporto in Primavera dell’Inter non fu sempre idilliaco. Ma lui usava bastone e carota con me, mi sono serviti tutti i suoi rimproveri. purtroppo c’erano delle volte in cui io in campo passeggiavo, ma ho capito dopo il valore che aveva quella squadra. C’erano Obi, Caldirola, Krhin, Destro”. Lunedì, quindi Torino-Sassuolo è anche la sfida fra Stevanovic e Pea: ”Dobbiamo affrontare una partita per volta, senza pensare ai possibili tre punti con la Reggina. Finiremo per incasinarci. Loro ci lasceranno pochi spazi, così come successo all’andata, dovremo essere bravi noi a trovarceli questi spazi”. La carriera del serbo è a un punto di svolta: ”Non so se continuerò a giocare sempre sulla fascia, intanto sto imparando i movimenti anche per fare l’esterno, in attesa di poter tornare in posizione centrale. Nazionale? Mi sento serbo al 100% e voglio giocare per quella Nazione, ma finora non ho avuto mai nessun accenno da parte loro. Spero in futuro che le cose possano cambiare. Mi voleva anche la Svizzera, ma ho rifiutato. In Italia vivo bene e sto bene, spero di raggiungere presto la Serie A”.
di Marco Orrù