La Sampdoria torna alla sconfitta dopo un mese e mezzo, 20 febbraio, 2-1 contro il Torino, e vede di nuovo allontanarsi la zona playoff ora distante quattro punti dal Varese. Quando una squadra deve fare una rincorsa così affannosa come la sta facendo la Samp, è normale che ogni tanto qualche passo falso ci possa stare, ma nella condizione di inseguitore, una sconfitta si fa sentire ancora di più. Il Varese, per esempio, ha perso due delle ultime cinque partite, con un pareggio e due vittorie, ma conserva ancora quattro punti dalla Samp e due dal Brescia. Questo per far capire quanto pesa una sconfitta per chi insegue.
I più distratti tifosi blucerchiati possono pensare a una sconfitta grave, subita contro una squadra piccola. Ma invece non è così, perchè il Crotone sta dimostrando di giocare un ottimo calcio, soprattutto con l’avvento in panchina di Massimo Drago. 11 partite, 3 vittorie (consecutive), 7 pareggi e una sconfitta. Questo lo score dell’ex tecnico delle giovanili dei calabresi. Insomma, una squadra di tutto rispetto.
La Samp ha iniziato bene il match, provando a spingere forte sull’acceleratore per provare subito a incanalare la partita nei binari giusti. Pellè ha avuto due ottime occasioni, ma in entrambe le circostanze è stata brava la difesa del Crotone, prima con l’ottima parata di Belec e poi con la chiusura tempestiva di Abruzzese. Poi è uscito fuori il Crotone, che ci ha provato soprattutto da fuori area o con cross nei quali il portiere Da Costa è sembrato un pò incerto. La seconda parte del primo tempo ha visto le due squadre spegnersi e aspettare l’intervallo. La ripresa è cominciata così come era finita la prima frazione. Fino al quindicesimo, quando sono cominciati i primi cambi, si è visto poco. La svolta però era nell’aria e purtroppo per la Samp, c’è stata in negativo. L’espulsione per doppia ammonizione ha cambiato il tema tattico della partita, col Crotone che a quel punto ci ha creduto di più, forte del vantaggio numerico. Eder è sembrato l’unico a crederci e a portare scompiglio agli avversari. Per ben due volte, una di testa e una con un tiro da fuori area, ha provato a portare in vantaggio i suoi. Gli ultimi dieci minuti, sono stati un assalto alla porta di Da Costa, con i vari De Giorgio, Gabionetta e Calil scatenati. Quando ormai sembrava che la partita dovesse finire con un pareggio a reti bianche, ecco spuntare la testa di Eramo, che ha portato in vantaggio i calabresi, regalato una vittoria importantissima ai suoi e inflitto una sconfitta sanguinosa alla Samp. Tre punti meritatissimi per i calabresi, che a otto giornate dalla fine hanno quasi ipotecato la salvezza.
di Marco Orrù