Gianluca Caprari è un predestinato, uno di quei ragazzi che il calcio ce l’hanno nel sangue. L’ha sempre dimostrato nei momenti che contano e vuole continuare a farlo. C’è riuscito anche stasera in Varese-Pescara, quando Zdenek Zeman l’ha preferito a capitan Marco Sansovini. Il gioiellino della cantera della Roma ha deciso di prendere il volo e di sbloccarsi tra i professionisti.
La storia di Caprari parte dalla periferia di Roma, più precisamente dall’Oratorio Del Borgo Don Bosco dove a undici anni tira i primi calci a un pallone. Il ragazzino viene notato subito dall’Atletico 2000, dove tra l’altro Gianluca ha un fan tutto particolare. Il papà è l’allenatore della squadra che gli permetterà di prendere il volo verso l’As Roma. A soli 16 anni veste per la prima volta il giallorosso delle giovanili. Ancora ragazzino entra da protagonista in una vittoria dei giallorossi. E’ lui il tanto acclamato raccattapalle che sistema di fretta un pallone sulla bandierina del calcio d’angolo di un Roma-Palermo contestatissimo. Da quel suo gesto nasce il gol di Amantino Mancini, il primo vero ‘assist’ con la maglia giallorossa.
Nella stagione 2009/10 è Campione d’Italia con gli Allievi Nazionali di Stramaccioni, ora tecnico dell’Inter, vincendo il premio come miglior giocatore delle fasi finali nazionali. Il 2011 è anno di debutti per lui tra marzo e maggio esordisce in Champions League (Shakhtar Donetsk), Serie A (Milan) e Coppa Italia (Inter). Si capisce che è la strada giusta quando il 12 giugno, sempre del 2011, vince il Campionato Primavera diventando protagonista della finale contro il Varese.
Arriviamo alla stagione attuale. Luis Enrique decide subito di puntare su di lui nel doppio confronto contro lo Slovan Bratislava. Il tecnico giallorosso, grande conoscitore di giovani, ne fiuta subito le caratteristiche. A gennaio passa al Pescara, dopo una lunga trattativa tra Daniele Delli Carri e Walter Sabatini. Gli abruzzesi lo prendono in prestito con diritto di riscatto per la comproprietà, regalando a Zeman un giocatore molto utile al suo 4-3-3.
Un problema al polso ne condiziona i primi mesi in biancoazzurro, stasera parte da titolare al posto di Sansovini. Basta un imbeccata per metterlo a tu per tu con Walter Bressan e regalargli la gioia del primo gol da professionista. Ora Gianluca Caprari è pronto per calcare i palcoscenici più prestigiosi e ha ancora a disposizione due mesi per fare tanto con la maglia del Pescara.
Poi il sogno evidente è quello di tornare a Roma. D’altronde lo diceva anche De Gregori: “Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette. Quest altr’anno giocherà con la maglia numero sette…”
M.F.
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