Gigi Apolloni si è insediato sulla panchina del Gubbio solamente da pochi giorni, ma sta meditando una mini-rivoluzione per la sua squadra, nel modulo e negli uomini. Per gli egubini quest’anno, non si potrà certo dire che non hanno sperimentato varie tipologie di gioco. Si è partiti col 4-2-3-1 di Pecchia, per poi passare al 4-1-4-1 di Simoni, poi corretto in 5-3-2 dall’ex tecnico dell’Inter, fino ad arrivare alle ultime giornate dove si è provato il 4-3-3, sia con le ultime partite di Simoni in panchina, sia con l’interregno di Alessandrini. Adesso è il turno di Apolloni.
L’ex tecnico di Modena e Grosseto sta pensando di giocare con un 3-5-2, che si può evolvere in un 5-3-1-1 se lo si vuole leggere in chiave difensiva. In campo qualche giocatore verrà cambiato. Innanzitutto, fiducia incondizionata a Mastronunzio come punta centrale. La ‘vipera’ da quando è arrivato in maglia rossoblù, non ha ancora convinto e il bel giocatore ammirato gli anni scorsi in Serie B non si è ancora visto. Per lui, finora, un totale di 8 presenze e 0 reti. Nel rush finale, Apolloni ha bisogno dei suoi gol. Al suo fianco, una punta mobile o un trequartista offensivo. Graffiedi o Guzman si contendono il posto, col paraguaiano che eventualmente potrebbe arretrare anche nei tre di centrocampo. Mediana robusta con Sandreani, Nwankwo e Raggio Garibaldi in mezzo e sulle fasce l’offensivo Mario Rui a sinistra e il più difensivo Briganti a destra. i tre centrali difensivi saranno Bartolucci, Cottafava e Bendetti, con Donnarumma in porta. Questo il primo Gubbio di Gigi Apolloni contro il Cittadella. I tifosi sperano che l’ennesima rivoluzione porti a qualcosa di buono.
di Marco Orrù