Calcioscommesse, Ventura: “Quell’incredibile Genoa-Bari 2-1!”. E su Masiello…

Giampiero Ventura

Trapelano alcune delle dichiarazioni rilasciate da Giampiero Ventura al Pm di Bari Ciro Angelillis durante la sua audizione del 7 febbraio. In particolare il tecnico del Torino, che allenava il Bari all’epoca dei fatti oggetto dell’inchiesta sul calcioscommesse, ha parlato della partita persa 2-1 in casa del Genoa il 3 ottobre 2010, definendola “una partita impensabile da perdere: aveva dell’incredibile sinceramente, dominata in lungo e largo, palle gol pulitissime, questi (il Genoa, ndr) non avevano mai tirato in porta e pigliamo gol al 94′ su una palla da fermo, cioè voglio dire prendi gol, succede, però mi ero arrabbiato”. Ventura aveva parlato anche di Andrea Masiello, poco meno di due mesi prima del suo arresto che sarebbe avvenuto lunedì scorso: già al ritorno dalla tournée in Messico, nel maggio 2010, “non ero contento di Andrea Masiello, come non ero contento di altri perché erano reduci da un’annata assolutamente positiva e quindi avevano un atteggiamento di sufficienza, tanto è vero che nel ritiro di precampionato feci due riunioni abbastanza pesanti, dissi che stavano clamorosamente sbagliando. Gillet e Andrea Masiello non erano più in sintonia. Masiello legava più con Tizio che con Caio”. Il tecnico ha detto di essere rimasto “a bocca aperta dopo aver letto dell’intervista di Masiello che diceva: ‘La società deve mandare via l’allenatore se vuole fare…’ Forse in quel frangente ho commesso un errore, l’errore era quello di dire ‘Beh, Andrea Masiello da questo momento non giochi più’. L’intervento della società non ci fu, perché io ho chiesto l’intervento della società e la società non fece nessun tipo di intervento, e a quel punto lì io, ed era praticamente un po’ prima delle mie dimissioni, capii che non c’era più la possibilità (di restare, ndr)”.

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