Sarebbe un imprenditore di Lecce, tra i 35-40 anni la persona identificata negli atti dell’inchiesta della procura di Bari, sulla vicenda calcioscommesse. L’uomo sarebbe stato l’emissario della società giallorossa, che consegnò ad Andrea Masiello e ai suoi due presunti complici 230mila euro in contanti per agevoare l’indirizzamento del derby Bari-Lecce finito poi 0-2. Il soggetto, molto conosciuto nel territorio salentino perchè impegnato politicamente e amico di calciatori ed soggetti dell’imprenditoria locale, è stato riconosciuto dal calciatore ex biancorosso su una foto mostratagli ieri dai carabinieri durante l’interrogatorio.