Reggina, Gregucci: “Vorrei una squadra che emoziona”

L’aspetto umano, nel gioco del calcio, non va mai trascurato. Ecco perché Angelo Gregucci, prima di rispondere alle domande inerenti Reggina-Brescia, ha espresso alcuni sentimenti sulla tragica scomparsa di Franco Mancini, ex portiere di Foggia e Lazio nonché collaboratore di Zdenek Zeman a Pescara: “Voglio dedicare un pensiero alla famiglia di Franco Mancini, che sta vivendo ore drammatiche. Parlo a nome della Reggina, esprimendo vicinanza senza scadere nella retorica”.

Il prosieguo della conferenza stampa è sostanzialmente privo di particolari indicazioni, per quanto riguarda le scelte della Reggina che lunedì sera si gioca la vita contro il Brescia. Fa eccezione solo una frase sul probabile utilizzo di Campagnacci dal primo minuto: “Abbiamo circa quattordici giocatori efficienti, più altri che stanno recuperando. Campagnacci? Il fatto che si giochi di sera non pregiudica il suo utilizzo. Marino oggi gioca con la Primavera, come collaudo. La pressione di fare risultato? Ce l’avremo sia noi che il Brescia. Il loro momento positivo con Calori è una questione di contingenza e fortuna. Nel calcio, l’elemento fondamentale sono i calciatori. Vorrei vedere una squadra che emoziona, capace di coinvolgere il proprio popolo. Il tecnico incide intorno al 20% nella gestione, ma molto di più sull’educazione e sulla mentalità”.

Paolo Ficara

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