Il centrocampista del Pescara Marco Verratti è stato uno dei protagonisti dell’amichevole dell’Under 21 disputata ieri contro il Frosinone, al termine della tre giorni di stage alla Borghesiana agli ordini del C.T. Ciro Ferrara. Il quotidiano ”Corriere dello Sport” l’ha intervistato, stuzzicandolo anche sulle tanti voci di mercato:”Innanzitutto spero che il Pescara arrivi in Serie A e a quel punto mi piacerebbe rimanere qui un altro anno, devo ancora crescere, ma è chiaro che l’interesse di grandi società non possono che far piacere. La Juve? Sono juventino da bambino, Del Piero è stato il mio idolo da piccolo e, inoltre, dicono in tanti che somiglio a Pirlo, quindi…Adesso comunque so come vanno le cose e da qui a dire che andrò a vestire la maglia bianconera ce ne passa”. Su Verratti sembra esserci anche la Roma:”E’ una squadra giovane e ambiziosa, che punta molto sui giovani, meglio di così…”. Il giovane centrocampista pescarese descrive l’evoluzione della sua posizone in campo:”In effetti ho fatto lo stesso percorso che può aver fatto Andrea Pirlo. Sono partito trequartista per poi arretrare di qualche metro e giocare un pò più basso. E’ stato mister Zeman a trasformarmi in questo ruolo, certo che per raggiungere un campione come lo juventino ce ne vuole…Io comunque sono concentrato sulla mia squadra, a raggiungere la Serie A, dove certamente mi piacerebbe giocare”. Due parole, quindi, sugli abruzzesi e la loro stagione:”Dobbiamo cancellare la brutta prestazione di Ascoli e pensare al Bari, strada da fare ce ne ancora tanta, quindi non dobbiamo mollare”. Da qualche tempo è arrivata anche l’Under 21:”Il mister Ferrara crede in me, mi ha lanciato subito titolare con la Francia, anche rischiando brutte figure. Penso di aver fatto bene, anche grazie alla presenza in campo di due miei compagni di squadra come Capuano e Insigne. Spero di continuare a giocare a questi livelli”. Infine, un commento sul tecnico Zeman:”Lui è molto esigente, ci rimprovera molto, ma lo fa per spronarci a migliorare. Un suo complimento vale molto e poi ci fa sudare…”.
di Marco Orrù