Il Brescia deve continuare la sua rincorsa alla zona playoff, che ora dista solo tre punti. La sfida di lunedì sera a Reggio Calabria diventa quindi di importanza fondamentale. Abbiamo raggiunto, in ESCLUSIVA per SerieBnews.com, Dario Hubner che ha giocato con la maglia delle rondinelle tra il 1997 e il 2001.
Dario, come giudichi il momento del Brescia?
“L’inizio è stato scoppiettante, poi un calo inatteso ha portato all’esonero di Scienza. L’arrivo di Calori ha rimesso le cose apposto, spero che ora si possa proseguire verso la direzione giusta”.
A cosa può puntare questa squadra?
“I playoff sono alla portata di questa squadra che deve continuare a lottare. Serve mantenere questa tranquillità, mancata prima e ritrovata con i risultati”.
Com’è l’ambiente di Brescia, raccontato da chi lo conosce bene?
“E’ un ambiente che si esalta facilmente e però ti mette pressione nei momenti difficili. La squadra era partita bene e le cinque vittorie di fila avevano regalato grandi aspettative, deluse poi dal momento negativo. Ora c’è di nuovo entusiasmo, ma non si devono fare drammi se si perde una partita”.
A Brescia hanno un grande ricordo di te, tu che ricordo hai delle rondinelle?
“Mi porto dietro ricordi bellissimi. E’ un ambiente fantastico, dove si può giocare ad alto livello ma dove ci sono a volte anche pressioni. A me spesso però queste mettevano la carica, dandomi lo stimolo per fare ancora meglio”.
C’è un Dario Hubner nel Brescia?
“Jonathas è un giocatore importante, ma credo che ogni attaccante sia unico nel suo genere. E’ difficile fare dei paragoni”.
Come giudici l’acquisto di Piovaccari?
“Ha dato qualcosa in più a un reparto che prima faceva fatica. E’ un ottimo giocatore”.
M.F.