L’Albinoleffe è la squadra più in sofferenza della Serie B e neanche il cambio di allenatore, da Fortunato a Salvioni ha cambiato le cose. Anzi, se vogliamo le ha anche peggiorate, visto che i bergamaschi si trovano per la prima volta in stagione all’ultimo posto. L’ex tecnico di Triestina e Ancona è arrivato all’indomani della sconfitta dell’Albinoleffe contro il Grosseto il 21 gennaio e in nove partite ha conquistato sette sconfitte e due pareggi, due punti sui 27 disponibili, una media nettamente da retrocessione diretta. E ancora: 19 reti subite e 9 fatte. Numeri che certificano l’ultimo posto dei seriani. Vediamo alcune mosse che potrebbero far cambiare la situazione
Partiamo dal portiere. Lo scorso anno il titolare era Tomasig che aveva fatto bene e infatti quest’anno era stato confermato titolare con Offredi alle spalle. Dopo poche partite, qualche incertezza e un infortunio, si sono spalancate le porte della titolarità proprio a Offredi, ex giocatore delle giovanili del Milan. Ma anche lui non ha mostrato di avere la sicurezza giusta per difendere la porta dei bergamaschi. Adesso, col più esperto Tomasig in piena forma, forse si potrebbe pensare di farlo rientrare tra i pali anche per infondere un po’ di sicurezza in più alla difesa celeste.
Capitolo difesa. Ultimamente è un reparto che fa acqua da tutte le parti. L’intoccabile è Bergamelli che ha giocato praticamente tutte le partite disputate fin qui dall’Albinoleffe. Al suo fianco è stato utilizzato soprattutto Piccinni, che però sembra in netta difficolta negli ultimi match. Una possibile alternativa potrebbe essere Lebran, che quando ha giocato non ha fatto male. D’Aiello e Malomo, due alternative giovani, sono stati spesso bersagliati da infortuni e non hanno avuto continuità. Quindi si potrebbe proporre una coppia Lebran-Bergamelli, sempre se il primo ha recuperato dai suoi piccoli acciacchi. Sulle fasce difensive Salvioni ha l’imbarazzo della scelta tra Foglio, Luoni e Salvi, ma non a sinistra, con il solo Regonesi di ruolo, molto spesso out per infortunio. Foglio è un terzino di spinta, quasi un ala e probabilmente è giunto al suo ultimo anno in maglia celeste. E’ un ottimo giocatore che merita tanto e già a gennaio era nel mirino della Sampdoria.
Centrocampo reparto chiave. Il gioco di mister Salvioni si sviluppa sulle fasce ed è qui che bisogna trovare gli uomini giusti. Da Cristiano e Girasole, onestamente, i tifosi dei bergamaschi si aspettano di più, perché possono dare molto di più. Il primo, solo due anni fa, era uno dei migliori esterni in circolazione nel campionato cadetto e ora stentiamo a riconoscerlo. Girasole è in un anno di svolta della sua carriera, così come Pacilli, che ha fatto solo intravedere cose buone. La soluzione? O si danno una svegliata i tre esterni principali della rosa a disposizione del mister seriano o si può pensare a uno spostamento di Laner nel suo vecchio ruolo. L’ex Cagliari sta giocando stabilmente da centrale di centrocampo e lo sta facendo anche bene, ma in mezzo l’Albinoleffe sembra avere buoni ricambi. Uno come Hetemaj per esempio ultimamente ha perso un po’ il posto e potrebbe benissimo affiancare Previtali in un centrocampo tutto sostanza, con lo stesso Laner a destra e uno degli altri tre esterni di cui abbiamo parlato prima a sinistra.
Attacco, recuperare Torri. Omar Torri lo scorso anno era stato uno dei migliori giocatori dell’Albinoleffe e in estate è stato più volte vicino a lasciare la squadra bergamasca. Lo Spezia aveva fatto un pressing asfissiante su di lui e anche il club celeste avrebbe guadagnato un bel po’ di soldi. Tutto è saltato e Torri è rimasto a Bergamo, ma il suo rendimento è precipitato. 17 presenze e una rete, quella di sabato scorso col Crotone. Ed è proprio da questa rete che il ragazzo classe ’82 deve ripartire. Salvioni ha già Cocco che quest’anno ha ampiamente dimostrato di essere uno dei migliori attaccanti della Serie B e la coppia con un Torri finalmente ritrovato potrebbe essere veramente devastante come forza fisica. Ci vogliono anche i cross e qui rientra il discorso sugli esterni che devono essere molto più incisivi.
Non vogliamo sostituirci al pur bravo Salvioni, ma queste sono piccole mosse che potrebbero tirare su l’Albinoleffe. Un cambio di portiere, l’inserimento in pianta stabile, salvo infortuni, di Lebran al fianco di Bergamelli, il pieno recupero tecnico di Cristiano e in generale degli esterni di centrocampo, vero motore del 4-4-2 di Salvioni e la vena ritrovata di un bomber come Omar Torri. Da qui la squadra celeste può e deve ripartire, altrimenti quella Lega Pro scampata lo scorso anno vincendo il playout contro il Piacenza, diventerà realtà.
di Marco Orrù