Il Varese sarà di scena domani sera all’Euganeo di Padova. La sfida diventa quanto mai importante, soprattutto dopo che la giustizia sportiva ha sottratto tre punti ai biancoscudati. La squadra di Dal Canto ora gravita a solo +1 da quella di Maran, che ha fiutato l’occasione per il delitto perfetto. Abbiamo raggiunto, in ESCLUSIVA per SerieBnews.com, Pablo ‘El Diablo’ Granoche queste le sue parole:
Come ti trovi a Varese Pablo?
“Mi trovo molto bene. Ho finalmente ritrovato l’entusiasmo e la continuità, motivo per cui ho deciso di lasciare la Serie A. Avevo bisogno proprio di questo e sono felice di essere arrivato in un ambiente sereno e tranquillo. Il gruppo poi mi ha dato una grossa mano”.
Una Serie A dove speri di tornare presto, magari con la maglia del Varese…
“Penso solo a fare bene ora. Puntiamo ai playoff e speriamo di fare sempre meglio. Certo raggiungere la A con il Varese sarebbe un sogno che renderebbe tutti felici. Appartengo al Chievo e probabilmente dovrò tornare lì, anche se questi sono discorsi che si affronteranno poi. Ora penso solo a fare bene con questa maglia”.
Lasci la Serie A con tanti bei ricordi…
“Tanti ricordi… Il primo gol in Serie A, la rete a San Siro contro l’Inter di Mourinho, il gol del 2-2 contro la Roma. Anche se non ne ho fatti molti, qualcosa ho combinato. Non voglio però solo ricordare, ma ritrovare quelle sensazioni”.
Ci descrivi il tuo rapporto particolare con Maran?
“Sono felice che la chiamata sia arrivata proprio da lui, mi ha fatto piacere che si è ricordato le belle cose fatte insieme a Trieste. E’ stato il primo allenatore a darmi le giuste indicazioni per migliorarmi, sotto tutti i punti di vista. E’ il mio punto di riferimento in Italia. Sono arrivato qui per lui, perchè lo conosco, se no non mi sarei mai mosso a gennaio”.
A Varese hai trovato un attacco da Serie A…
“Il mister ha molti giocatori per il reparto avanzato, tutti ragazzi con caratteristiche diverse. L’importante è farsi sempre trovare pronti nel momento del bisogno”.
De Luca è davvero così forte?
“E’ il gioiello del Varese, lo dovranno far crescere con attenzione. E’ un ottimo attaccante, prevedo un grande futuro per lui”.
Hai il doppio passaporto, accetteresti di giocare nella nazionale italiana?
“Non voglio offendere nessuno, ma devo essere sincero. Io sono uruguaiano, anche se mi trovo benissimo in Italia. Quindi vorrei giocare con la mia nazionale e non mi piace questa cosa delle nazionali miste. Se uno straniero giocasse nell’Uruguay non sarei felice. Spero di riprovare l’emozione di vestire la maglia celeste, cosa fatta solo in un amichevole”.
Ci spieghi perchè El Diablo?
“Il merito è tutto di un giornalista triestino. Avevo giocato in passato nella squadra messicana del Toluca. Loro hanno la maglia rossa e li chiamano i diabli. Quando sono arrivato questo giornalista disse che ero il diablo e da allora mi è rimasto appiccicato addosso”.
Ti da fastidio?
“No, mi piace parecchio”.
M.F.
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