Continua la favola del Verona di Mandorlini, che viene alimentata da sogni di promozione diretta dopo la vittoria per 4-1 in casa del Torino. Abbiamo raggiunto, in ESCLUSIVA per SerieBnews.com, Antonio Di Gennaro playmaker di quel Verona che vinse lo Scudetto.
Antonio, cosa rappresenta la vittoria a Torino?
“Dopo la sconfitta contro la Sampdoria i ragazzi di Mandorlini hanno dato prova di grande forza. Hanno dimostrato di essere una grande squadra in tutti i settori del campo a livello fisico e tattico. Anche Ventura l’ha rimarcato. A noi ex ci sembra di rivivere dei momenti magici del passato, quelli della squadra che vinse lo Scudetto. E pensare che tre anni fa mancarono la promozione in B e l’anno scorso Mandorlini prese una squadra che viaggiava in zona play-out. La rinascita di questa squadra dipende molto dal tecnico che è artefice di una bellissima favola”.
Cosa ti ha impressionato di più?
“La capacità di questa squadra di imporre il proprio gioco. La padronanza dimostrata in campo, con giocatori importanti come Tachtsidis, Hallfredsson, Gomez e Ferrari. In campo sanno come muoversi e inserirsi. Senza dimenticarsi della difesa che ha trovato una grande solidità. La mentalità è importantissima, le individualità poi aiutano”.
Il Genoa sorriderà guardando alle prestazioni di Tachtsidis…
“Al Genoa farebbe molto comodo. Preziosi ha speso molto per la squadra e questo giocatore poteva tornare molto utile. Alcuni dicono che sia lento, ma ha un piede con cui è in grado di fare tutto. Guardate l’assist di tacco… Se lo faceva Messi ne avremmo sentito parlare per settimane”.
In Italia purtroppo non si punta sui giovani…
“E’ una filosofia sbagliata che seguiamo da una ventina d’anni. Si prendono molti giocatori e le squadre si indebitano. Magari poi quei giocatori non piacciono neanche agli allenatori. Non abbiamo il coraggio di dare tempo ai giovani, di farli crescere, di aspettarli e di farli sbagliare”.
C’è un Di Gennaro in questo Verona?
“Tachtsidis. Solo che io avevo due piedi e lui uno solo (ride ndr). Scherzo, è un giocatore eccezionale, tra qualche anno lo vedremo in una grandissima squadra. Ha personalità, quella non l’alleni ma ci nasci”.
Questo Verona può ambire alla promozione diretta?
“Io ci spero molto e glielo auguro. Purtroppo i playoff sono un terno al lotto, una volta raggiunti ti giochi tutto negli scontri diretti. Questo Verona ha comunque dimostrato che può dire la sua contro tutti. Anche se il Pescara ha qualcosa in più delle altre. Attacco incredibile e poi Zeman ha finalmente registrato la difesa. Penso che questo verona si meriti la Serie A”.
M.F.
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