Mirko Antenucci è ormai un titolare inamovibile dell’undici di Giampiero Ventura al Torino e dopo un inizio vissuto perlopiù da subentrante, ora si sta togliendo grandi soddisfazioni con quella maglia. L’attaccante a metà col Catania ha concesso una bella intervista al quotidiano ‘Tuttosport’, iniziando a parlare dell’obiettivo principale della squadra:”Ormai la Serie A possiamo perderla solo noi, ma questa non è una novità, è dall’estate che dipende tutto da noi. Abbiamo la convinzione di poter centrare la promozione e farlo il prima possibile. Le distanze sono minime e dobbiamo allungare di nuovo su tutti, a cominciare dalla sfida col Verona di lunedì prossimo, anche se non sarà facile visto che gli scaligeri sono la rivelazione del torneo insieme al Pescara”. Antenucci parla della sua metamorfosi, da rincalzo a giocatore fondamentale:”Non ero preoccupato a inizio stagione, sapevo che sarebbe arrivato il mio momento e sapevo di doverlo sfruttare. Sono in comproprietà col Catania, ma io ho sempre detto di voler star qui. Ringrazio la società siciliana e la sua gente, mi hanno ripescato dalla Serie C e mi hanno fatto esordire in Serie A. Non è una questione che non mi piacerebbe tornare lì, ma più semplicemente preferisco stare qui al Toro dove ormai sono calato nella parte. Ma è presto per parlarne, a giugno vedremo…”. Quanti punti servono per la Serie A diretta? Ancora Antenucci:”Abbiamo il Pescara alle calcagne. Io in matematica non ero molto bravo e non voglio dare cifre, dico solo che dobbiamo sempre più migliorare di partita in partita. Il mister ci chiede più concentrazione in gara, abbiamo ancora qualche difettuccio…”. Dopo il dribbling sulla quota-promozione, due parole sul tecnico, Ventura:”E’ un grande tecnico, lui e tutto il suo staff, da Sullo a Ferri a tutti i collaboratori. C’è un bel clima e tutti siamo concentrati su un unico obiettivo. E ci divertiamo sempre, in allenamento e fuori”. La chiusura è per il ‘Filadelfia‘, il vecchio stadio granata, sempre in attesa di diventare la nuova vecchia casa del Toro:’‘Nonostante noi che siamo qua da poco e non abbiamo mai visto il vecchio stadio, sappiamo tante cose a riguardo grazie alle parole dei tifosi e all’affetto dei supporters granata verso quello stadio. Sono loro ad averci trasmesso le emozioni e la grandezza di quell’impianto. In fondo anche noi gli vogliamo bene e speriamo che si possa veramente ricostruire per poterci allenare lì”.
di Marco Orrù