Il big-match della 30^giornata del campionato di Serie Bwin è certamente Torino-Verona. A raccontare questa grande partita, è l’allenatore dei veneti Andrea Mandorlini, che ha concesso un intervista al quotidiano ‘Tuttosport’, iniziando a parlare del suo approdo in maglia granata da calciatore:”Torino è stata la mia fortuna e ci torno sempre volentieri. Lì sono cresciuto come uomo e come calciatore, visto che sono arrivato da Ravenna appena 15enne in un epoca difficile, come quella degli anni ’70. Sono stato bravo a resistere alle tentazioni, visto che solamente pochi di noi che siamo arrivati lì abbiamo fatto strada. Inoltre, ho conosciuto Susanna, mia moglie”. Il Filadelfia, la casa del vecchio Toro non c’è più:’‘E’ stata la mia casa in gioventù e non vuole essere uno slogan il mio. E’ stata come un Università per me, di vita e di lavoro. Provo grande tristezza nel vedere le condizioni attuali del ‘Fila’, è una vergogna che sia in quello stato ancora. Si parla tanto di ricostruzione, ma ancora non ci sono i fatti”. Torino-Verona è uno scontro nei piani alti di questo campionato:’‘Credo che il Toro andrà dritto in Serie A e gli altri si lotteranno l’altro posto disponibile. Non sto gufando, è la realtà dei fatti. Sono la squadra più forte del torneo, solo la Sampdoria avrebbe potuto impensierirla, ma sono partiti malissimo. Lunedì spero sia una gran bella partita e speriamo che non vinca il migliore…”. Contro i piemontesi, è l’ultimo scontro diretto previsto in calendario per gli scaligeri:”Ma questo non è tanto rilevante, d’ora in poi le partite sono tutte difficili”. Quali sono, secondo Mandorlini le altre pretendenti alla Serie A?:”La classifica parla chiaro. Pescara, Sassuolo, Verona e Padova si lotteranno l’altro posto disponibile per l’accesso immediato al massimo campionato. Io vedo favoriti gli abruzzesi”. La grande rimonta del Verona, nel mezzo della stagione, potrebbe anche aver sfiancato i ragazzi di Mandorlini:”Ma io spero di no, siamo gli stessi dello scorso anno in Lega Pro, abbiamo superato tanti problemi e ora vogliamo giocarcela a viso aperto”. Un analogia fra Torino e Verona però c’è:”Beh, sui rigori a favore siamo pari. Uno a testa, peraltro a inizio torneo, i fatti sono questi, è troppo poco, ma abbiamo imparato ad accettare anche gli errori arbitrali”. Infine, il tecnico ravennate dà la sua interpretazione al blackout di Padova-Torino:”La partita è stata certamente falsata. Tre mesi sono tanti e ancora non si è presa una decisione a riguardo, in un senso o nell’altro, incredibile…”.
di Marco Orrù
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