Nella stagione dei record, tra Serie A e Serie B, in quanto ad allenatori esonerati, c’è un dato positivo che sta esaltando il valore di una società e dei suoi singoli. Nessuno tra Serie A e B ha fatto come il Brescia di Alessandro Calori. I numeri parlano chiaro: 8 vittorie nelle ultime dieci partite, 15 gol segnati senza subirne. Arcari ha alzato un muro, arrivando fino a 900 minuti di inviolabilità , diventando il portiere con il record più lungo di imbattibilità nella storia del Brescia, superato Peruchetti, e in Europa, allungo decisivo su Neuer. A questo punto sembrano quasi incredibili i due 0-0 al Rigamonti con Modena e Juve Stabia, che stonano nel coro della perfezione. Nel massimo campionato sono cambiate da agosto ad oggi ben 13 panchine, nella cadetta si arrivati addirittura a 21. Su tutti il cambio Scienza-Calori resta una rarità, l’ex allenatore del Padova ha completamente trasformato il volto delle rondinelle in tutto: fase offensiva, difensiva e nello spirito. Una squadra in grado di fare possesso palla, una media sempre al di sopra dei 28 minuti a gara, grazie a un centrocampo rinnovato negli interpreti e a livello numerico. Il tecnico aretino infatti ha trasformato il 4-4-1-1 di Scienza in un 3-5-2, anche grazie al recupero di Martinez e all’acquisto di Caldirola. In mezzo al campo sono diventati allora utili giocatori prima inutilizzati come Martina Rini e Vass, in grado di dare anche sostanza al reparto. Un cambiamento radicale nella storia dell’annata bresciana che sarebbe stato difficile anche solo da pensare. Alessandro Calori da quando è arrivato a Brescia ha raccolto solo successi. Le rondinelle erano partite molto forti in campionato, meritandosi addirittura il paragone illustre col Barcellona fatto dal suo Presidente Gino Corioni . Giovane e bella era la squadra di Scienza fino al momento del blocco, di un corto circuito improvviso sotto tutti i punti di vista che è costato la panca all’ex Foggia. Il 12 dicembre si è seduto sulla panchina dei lombardi Alessandro Calori, condottiero che ha ridato lustro ai bresciani trasformandoli in una squadra senza limiti e capace di abbattere anche il Toro strafavorito per la corsa promozione. Oggi i play off non sono più un limite ma una realtà, e se la striscia positiva si allungasse…
M.F.