Nonostante la sconfitta casalinga contro la Reggina, il Pescara rimane una delle squadre che più ha sorpreso in questa stagione di SerieBwin. Il nome di Zeman è tornato a circolare nei piani alti, tanto che c’è chi già lo voleva, a stagione in corso, sulla panchina dell’Inter per sostituire Claudio Ranieri. Abbiamo raggiunto, in ESCLUSIVA per SerieBnews.com, Eusebio Di Francesco che ci ha parlato del Pescara, dove è stato l’anno scorso, e anche dell’esperienza chiusa male col Lecce pochi mesi fa.
Mister, ti aspettavi un Pescara così tu che lo conosci bene?
“Certo è cambiato molto da quando sono andato via io. Molti giocatori sono partiti, mentre altri sono arrivati. Hanno fatto un ottimo mercato e preso l’allenatore giusto per i giovani. E’ una piazza che si entusiasma facilmente in questi momenti e vive di grande felicità. Zeman per loro è l’ideale”.
Il boemo lo conosci molto bene, visto che l’hai avuto a Roma, cosa apprezzi di lui come tecnico? In che rapporti siete ora da colleghi?
“Apprezzo i valori umani, è una grande persona. Con lui avevo un ottimo rapporto da calciatore e anche adesso ci sentiamo spesso. Anche se non mi sento ancora suo collega, di strada ne devo fare ancora molta”.
Ti piace il calcio di Zeman?
“La sua filosofia è un modo di fare calcio. I gol si prendono, ma davanti se ne fanno di più. L’importante è però giocarsi sempre la partita”.
Come mai un tecnico così bravo e un uomo come Zeman non ha avuto grandi occasioni?
“Questo non dovete chiederlo a me. Tante sfaccettature e cose successe nel passato non gliel’hanno permesso, anche se avere la certezza è difficile. Alla Lazio ha avuto però la sua occasione, in una squadra allestita da Cragnotti dove c’erano grandi giocatori. Molti degli stessi poi vinsero uno Scudetto. Certo però non so spiegarti perché non ha avuto altre occasioni, però non è mai troppo tardi”.
Inter…
“Su questo ha già risposto Moratti”.
Cosa rappresenta per te Pescara?
“Un trampolino di lancio molto importante. Abbiamo fatto un ottimo campionato, raggiungendo quello che ci avevano chiesto. Certo non siamo riusciti a fare il salto di qualità anche se nella partita di Vicenza mi sento di dire che qualcosa ci è stato tolto. Sono contento così però”.
Invece, a Lecce cosa non ha funzionato?
“A Lecce ho avuto una grande occasione, che ho preso al volo. Non è andata come nessuna delle due parti avrebbe voluto. La società non mi è stata vicina e poi l’ha anche ammesso dopo. Non vuole essere un alibi perché in questo lavoro bisogna prendersi le proprie responsabilità e io sento di dire che mi sono preso le mie”.
M.F.