Potrebbe finire in un’aula di tribunale l’ormai storica querelle tra Zdenek Zeman e Luciano Moggi. Il pm di Milano Letizia Mannella ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per l’ex direttore generale della Juventus per diffamazione aggravata nei confronti dell’attuale allenatore del Pescara. L’inchiesta nasce da una querela sporta da Zeman nell’aprile 2010 per alcune dichiarazioni rilasciate da Moggi alla stampa al termine di un’udienza del processo Calciopoli in risposta a una sua deposizione. Il tecnico boemo aveva affermato che l’ex dirigente aveva danneggiato la sua carriera a causa delle denunce del doping nella Juventus, in particolare chiedendo all’allora presidente del Napoli Giorgio Corbelli di ingaggiarlo per poi esonerarlo. Moggi, che al termine del processo sarebbe stato condannato a 5 anni e 4 mesi, aveva negato l’accusa (“Se Zeman pensa che sia stato io a farlo esonerare per rovinargli la carriera, dovrebbe ringraziarmi perché ha guadagnato cinque miliardi di lire netti per un anno”), sostenendo che in realtà il tecnico fosse stato esonerato dal Napoli e da altre squadre “perché non sa allenare, è lento e impacciato nel parlare e i giocatori non lo capiscono”. Da qui la querela di Zeman, secondo cui tale frase sarebbe lesiva della sua reputazione e onorabilità.