E’ l’uomo dei miracoli. Stiamo parlando di Alessandro Calori che dal suo arrivo al Brescia ha risollevato una squadra in piena crisi e in zona playout, facendone una squadra imbattibile e riportandola in alto, a tre punti dai playoff. Nove partite, sette vittorie, due pareggi, zero sconfitte e zero gol subiti. Un cammino sin qui trionfale. Lo stesso mister toscano, ma trapaintato in Friuli, ha parlato ai taccuini de ”La Gazzetta dello Sport” della sua ‘creatura:”Neanche io mi aspettavo una cosa del genere al mio arrivo qui. La squadra è stata brava a reagire alla grande dopo il periodo nero che ha passato. Questi ragazzi avevano bisogno di una scossa e io ho provato a dargliela”. Domenica scorsa il portiere delle ‘rondinelle’ Arcari, come ormai noto, ha stabilito il record d’imbattibilità non solo del club lombardo, ma anche di tuta la Serie B:”Per tutti noi è un motivo d’orgoglio questo record, Arcari è un ottimo poritere, sa dominare l’area e comandare il pacchetto arretrato e inoltre ha due buoni piedi”. Ma quali sono state le mosse che hanno permesso al Brescia di volare?:”Prima di tutto passare alla difesa a tre, visto che dispongo di esterni bravi a fare le due fasi, da Zambelli a Dallamano fino a Daprelà e poi schierare trequartista El Kaddouri”. Proprio il belga è uno dei gioielli della squadra:”L’ho paragonato a Zidane, ma solo per capire il tipo di giocatore che è. Grande tecnica, piedi buoni e visione di gioco. Ma crescerà ancora..”. Calori aveva già avuto un esperienza a Brescia da calciatore:”Si, con gente come Baggio e Guardiola. Con Pep mi sento spesso e so che la squadra continua a piacergli tanto. Imitare il Barcellona? Non scherziamo...”. Come dicevamo prima, l’allenatore toscano vive ormai da tanti anni a Udine:”Ormai mi sento friulano, sono come loro, riservato. Allenare l’Udinese? Sarei felice, è ovvio. La società è un modello per tutti, ma non voglio autocandidarmi per nessun incarico. La mia squadra ce l’ho già e me la tengo stretta. In futuro se le cose devono accadere, accadono…”.
di Marco Orrù