E’ sempre più il leader del Torino e uno dei giocatori più rappresentativi. E’ Angelo Ogbonna, difensore anche della Nazionale Italiana. Al quotidiano ‘Tuttosport’ ha concesso un intervista, cominciando a parlare della prossima delicata sfida al Brescia:”Contro i lombardi c’è sempre un fascino particolare, in alcuni di noi c’è ancora il rammarico per lo spareggio di qualche anno fa e vincere sarebbe anche una piccola rivincita. Questa comunque non è una partita decisiva. Manca ancora tanto a fine campionato. Piuttosto dobbiamo pensare a vincere per questa stagione e per fare tre punti importanti in questo torneo, senza pensare al passato, altrimenti finiremo per commettere un errore grave”. Errori che Ogbonna ha ormai debellato del tutto:”Magari a Brescia chissà cosa combino…Apparte le battute, sono contento di essere migliorato, ma è tutta la squadra che ha fatto un passo in avanti. La mentalità è quella che conta. Siamo più tranquilli rispetto al passato, il mister ha spalle larghe per proteggerci dalla grande pressione che c’è in questo ambiente. Non è una critica verso nessuno, siamo cambiati noi, è cambiato il gruppo”. Non solo la mentalità è cambiata, ma anche il gioco sul campo:”Stiamo giocando meglio, è vero. Il merito è del mister che ci ha da subito spiegato che per vincere bisogna passare attraverso al bel gioco. Possiamo fare bene anche in Serie A? Possiamo sempre migliorare, anche a cominciare da questa stagione e per l’anno prossimo sono d’accordo anche io che possiamo fare bene. Ma pensiamo ancora alla stagione in corso…”. Il ragazzo di colore ha anche un altro obiettivo:”La Nazionale? Ci penso, è ovvio. Il mister Prandelli so che mi segue e io devo pensare a giocare bene. Poi all’Europeo manca ancora tanto, sono concentrato sul Toro, ma se dovessi essere promosso con questa squadra, le cose si metterebbero bene…”. Infine, un ultima divagazione sul big-match di Serie A in programma domani sera:”Un pronostico per Milan-Juve? Sarà una grande partita e da questi match si può solo imprarare qualcosa. Vinca il migliore…”.
di Marco Orrù