Lo chiamavano ”Peggiorini”. E continuavano a chiamarlo Peggiorini. Non è il remake di due famosi film con protagonisti due celebri attori italiani, Bud Spencer e Terence Hill, ma è semplicemente il soprannome che si è portato dietro da Novara uno degli acquisti invernali del Torino, Riccardo Meggiorini. Nei primi sei mesi novaresi il ragazzo di Isola della Scala aveva cominciato col botto, grazie alla rete all’Inter, salvo poi incappare in prestazioni sempre peggiori. Il mister del Torino Giampiero Ventura, però, si ricordava che il ragazzo che era diventato Peggiorini a Novara, con lui a Bari aveva fatto molto bene e ha spinto per portarlo a Torino. Le prime partite con la maglia granata non è che siano state un granchè per lui e i tifosi del Toro temevano che il Meggiorini di Bari (e soprattutto di Cittadella) non sarebbe più tornato. Dalla rete sbagliata proprio con il Cittadella, a quella clamorosa contro il Vicenza, fino ad arrivare a quella col Varese, fanno ben tre occasioni sciupate a un passo dalla rete. Il gol con la Sampdoria ha fatto di nuovo tornare il sorriso sul giocatore e sui tifosi, una rete di astuzia e di rapina che ha dato tre punti fondamentali alla causa granata. In tutto l’ambiente del Torino si spera che Riccardo Meggiorini si sia scrollato di dosso quell’antipatico soprannome.
di Marco Orrù