Soffre ma vince il Torino contro l’Ascoli in una partita che a tratti ha ricordato la sofferenza granata contro l’Albinoleffe della scorsa settimana. In attesa di ritrovare Rolando Bianchi, la squadra di Giampiero Ventura si gode un grande Mirko Antenucci, autore della doppietta stendi Ascoli. Finisce come all’andata 2-1, tre punti che collocano nuovamente in testa la formazione torinese, scavalcata dal Sassuolo nell’anticipo del venerdì sera e ora consapevole di poter rubare punti ad una tra Verona e Pescara impegnate lunedì sera.
Ventura ridisegna il Toro, complici le numerose assenze tra infortuni e squalifiche. In porta torna titolare Coppola, mentre in difesa Glik lascia spazio a Di Cesare. Nel 4-3-3 granata trovano posto davanti alla difesa Basha, De Feudis e Vives, davanti Stevanovic, Bianchi e Antenucci. Ascoli, da ultima in classifica, si presenta con il 5-3-2, con Soncin e Papa Waigo terminali offensivi.
Cross di Basha, testa di Bianchi e il Torino si fa vedere così per la prima volta in modo pericoloso dalle parti di Guarna al 15’. L’attacco dei granata è vincente poco dopo quando Antenucci si gira bene e piazza un tiro preciso nell’angolo basso alla sinistra del numero uno marchigiano. Gli ospiti nonostante non si rendano mai pericolosi, trovano a sorpresa con Ciofani il gol del pareggio al 27’ sugli sviluppi di un corner: il difensore raccoglie una deviazione e da pochi passi batte Coppola. L’occasione per riportarsi in vantaggio il Torino ce l’ha ma il colpo di testa di Bianchi non è preciso da ottima posizione.
Non cambia la musica nella ripresa: il Toro fa la partita ma di conclusioni non ce ne sono, l’Ascoli dal canto suo non trova grossi spazi e Papa Waigo è ben controllato da Darmian e poi da Parisi. Il Torino però trova un super Antenucci che sigla il 2-1 ancora con una torsione dalla destra, servito dall’ottimo Darmian al 66’.
Il 3-1 è questione di centimetri, se ne accorge Di Cesare che calcia sulla traversa il cross su punizione pennellato da Basha al 71’. L’assedio del Torino continua ma le occasioni non inquadrano lo specchio della porta. Ventura regala l’ovazione del pubblico ad Antenucci, sostituito da Sgrigna poco prima che l’Ascoli si renda pericoloso prima con Papa Waigo (la cui conclusione è respinta con i pugni da Coppola) e poi con Sbaffo che manda a lato. Rischi ancora la squadra di casa con troppi passaggi all’indietro verso il portiere, ma il risultato non muta neppure dopo la seconda traversa, colpita questa volta da Basha, e la fucilata a fondo campo del neo entrato Surraco. Torino a 45 punti, Ascoli sempre più fanalino di coda.
di Dario Picotto