Questa mattina il presidente della Lega Calcio Serie B, Andrea Abodi a Treviso, ha incontrato la stampa triveneta. Abodi nel pomeriggio ha poi tenuto, sempre nella Città dello Sport, una testimonianza al Master SBS (Strategie per il business dello Sport – www.mastersbs.it) organizzato da Verde Sport in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha anticipato gli obiettivi per il 2012. Il numero uno del Governo della Serie B ha toccato molti temi importanti. “La serie B non è più un paese per vecchi, siamo cambiati ora. Siamo nati come soggetto autonomo, usciti dal sistema di assistenzialismo e viaggiamo nel calcio in modo autonomo rispetto a serie A.
In primis gli impianti sportivi: “Avvertiamo la necessità di fornire agli spettatori un altro buon motivo per venire allo stadio, con progetti sia di tipo immateriale, come la formazione e la divulgazione della cultura sportiva, miglior antidoto verso chi utilizza il calcio per propri fini illeciti, sia di tipo materiale. Uno di questi è l’ammodernamento dei nostri impianti. Per questo presenteremo a breve alle società una piattaforma di progettazione di primo livello sulle infrastrutture, con l’ausilio di tanti partner istituzionali”.
Abodi poi è entrato nello specifico del progetto, declinando la piattaforma in quattro diverse aree: “La prima parte è relativa ad un’analisi del contesto urbanistico e socio-economico all’interno del quale si deve inserire l’impianto. Senza di queste si potrebbe avere uno squilibrio fra domanda e offerta che renderebbe tutto vano.
La seconda fase riguarda una progettazione standard, che stiamo portando avanti insieme ad Ance, di stadi modulabili da 10, 20 mila posti che è poi la nostra realtà. Quindi, terzo, un’implementazione tecnologica, in direzione della sicurezza, della sostenibilità energetica con fonti rinnovabili e della tecnologia con la cablatura degli impianti. Ultima area ricompresa nella piattaforma quella di un modello di gestione e finanziabilità del progetto”.
Infine l’annuncio dell’ingresso della Lega Serie B in Confindustria: “Mi fa piacere dirlo qui, in un territorio che dà tanto all’economia italiana. Una scelta dettata da una duplice motivazione: da un lato le realtà sportiva, dalla leghe alle società che le compongono, necessita sempre più di una organizzazione e gestione aziendale che ne definisca le strategie, dall’altro l’interazione con quel mondo imprenditoriale che è strettamente connesso con le nostre società sportive e con il quale dobbiamo incrementare il livello di contatto”.
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