L’anima del Torino. Rolando Bianchi dal ritiro di Malta ha concesso un intervista al quotidiano ‘Tuttosport’ e ha parlato del suo 2011 e quello del suo Toro e ha parlato dei propostiti futuri per l’anno che verrà. Vediamone qualche passaggio:”Malta ritiro-portafortuna? Beh, Milan e Liverpool vennero qui e vinsero la Champions, noi speriamo di vincere il campionato. La settimana di sosta ci ha ricaricato mentalmente, ora siamo qui per preparare il resto della stagione. La squadra sta crescendo sempre di più, sia a livello fisico che a livello morale e mentale, il primo posto non è frutto del caso, ma del lavoro duro. La strada comunque è ancora lunga e piena di ostacoli, in questo caso avversari. Sassuolo, Verona, Pescara, sono quelli i nostri avversari diretti. La Samp? Potrà tornare in alto, mi ricorda il nostro primo campionato post-retrocessione, non è mai facile venirne fuori. Io comunque ne ho viste tante in maglia granata e rimango con i piedi per terra…Non direi che questo è il momento più bello della mia esperienza con questa squadra, anche perchè tutti quelli passati qui mi sono serviti per crescere. Certamente, tra i più brutti ricordo lo scorso maggio 2011, quando i nostri tifosi erano infuriati con noi che non abbiamo centrato almeno i playoff. In sei mesi è cambiato tutto. Ora siamo osannati. In squadra abbiamo dei giovani interessanti come Darmian, Suciu, Stevanovic, Verdi, Odu e Diop, bomber della Primavera, che possono darci una grande mano. Padova? Questo nome mi ricorda uno dei miei gol più belli da quando sono qua, quello del gennaio scorso, ma anche la brutta vicenda dell’Euganeo, sono cose che al calcio non fanno mai bene. Ma guardiamo avanti, al 2012, un anno che dovrà essere pieno di soddisfazioni per il popolo granata. Innanzitutto chiedo una rete all’anno nuovo, non segno da 2 mesi e mezzo e il gol mi manca, è la mia vita. Se ne farò ancora qualcuno entrerò nella Top Ten dei marcatori granata, ma non è il mio obiettivo principale. Le mie reti sono per far vincere la squadra. Chi vince la Serie A? Il Milan, non posso mica dire la Juve….”.
di Marco Orrù