Grosseto, Camilli su Calcioscommesse: “La legge è troppo morbida con i giocatori”

Il presidente del Grosseto Camilli, intervenuto alla trasmissione “il biancorosso” su Tv9, ha commentato anche l’arresto di Filippo Carobbio, ex giocatore del Grosseto, coinvolto nell’operazione “Last bet”: “Non so che dirvi – ha detto Camilli – su certi argomenti è bene andarci cauti. Quello che so è che il giocatore è stato da noi soltanto una stagione, disputando, tra l’altro anche un discreto campionato. Poi ci ha lasciato per andare a prendere una marea di soldi a Siena. Personalmente me lo ricordo come una persona seria e taciturna, anche se ci avrò parlato a mala pena una volta”.

Poi Camilli ha affrontato l’argomento della responsabilità oggettiva: “E’ un qualcosa che andrebbe ridiscusso – ha proseguito Camilli – la legge è troppo morbida; un giocatore che vende le partite andrebbe squalificato a vita, altro che per mesi. Inoltre ci dovrebbe essere la possibilità per le società danneggiate di richiedere i danni ai tesserati che si sono macchiati della compravendita delle partite.
Penalizzazione per noi? Vedremo, ma cosa dovremmo dire noi del Grosseto? Sono anni che veniamo penalizzati in vario modo. Mi riferisco alla partita con il Livorno, senza la quale saremmo arrivati in serie A o per lo meno ai play off. Per quanto mi riguarda ho consegnato un documento alle autorità competenti contenente tre nomi (Camilli allude a Grosseto-Livorno 2-3, di campionato, e non ha Livorno-Grosseto 4-1, semifinale di ritorno dei play off ndr.). Vogliamo ricordare i furti subiti nella semifinale play off col Rimini o con il Frosinone? Lasciamo perdere, meglio discutere di calcio.

Lorenzo Marrucci

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