Modena-Torino è uno dei match più attesi della ventesima giornata di Serie B. Di fronte si trovano due squadre che vengono da momenti diametralmente opposti, ma che cercano entrambe i tre punti. I canarini vogliono uscire al più presto dalla zona calda dove sono relegati, mentre i granata ambiscono a mantenere il primo posto in classifica.
Abbiamo contattato in ESCLUSIVA per SerieBnews.com il doppio ex Roberto Cevoli, che in tempi recenti è stato accostato alla panchina degli emiliani.
Mister, che partita si aspetta?
“Mi aspetto una partita molto tattica, visto che è un match delicato per entrambe le squadre. Se il Modena proverà a fare la partita, dovrà stare molto attento alla velocità del Torino nel contropiede. Penso che alla fine i canarini giocheranno molto coperti, pronti a sfruttare le ripartenze”.
Che ricordi porta dentro di una città come Modena?
“Modena mi ha dato molto come calciatore. La soddisfazione più grande me la sono tolta riuscendo a giocare in Serie A. Il legame con l’ambiente è stato poi speciale”.
E del Torino…
“Quello che si dice del cuore granata è vero. Quando giochi col Torino ti rimane qualcosa di particolare dentro. Porto un ricordo bellissimo, anche se purtroppo non riuscimmo a centrare la promozione in quella difficile stagione”.
Ti aspettavi un Modena in quella posizione di campionato?
“Non mi aspettavo che il Modena vivesse momenti così difficili, probabilmente non se l’aspettava nessuno. La squadra è stata costruita discretamente. Qualche singolo finora non ha brillato purtroppo”.
Cosa è cambiato con l’arrivo di Cuttone?
“A livello di risultati purtroppo non è cambiato molto. I tre punti raccolti in quattro partite ne sono la dimostrazione. Penso che però si debba dare del tempo a Mister Cuttone, non si possono esprimere giudizi dopo così poco tempo”.
Cosa serve ora al Modena?
“Bisogna fare assolutamente punti, senza pensare al bel gioco”.
Ti aspettavi una chiamata dopo l’esonero di Bergodi?
“Ho lasciato il cuore a Modena. Ho lasciato un bel ricordo alla gente e alla stampa. Della vecchia società non è rimasto quasi nessuno, non ho contatti. Tornare lì da allenatore è il mio sogno e penso che prima o poi accadrà. Non so se domani, tra un anno o tra dieci ma sento che accadrà”.
Matteo Fantozzi