Ogni settimana una squadra diversa. Ogni giorno una curiosità o una storia differente, per raccontare tutto sulle maglie delle squadre che fanno parte della Serie Bwin 2011/2012.
Quinto appuntamento: il Cittadella
Il primo dettaglio che salta in mente è lo stemma sul cuore dei calciatori veneti. Cucito sul petto il “badge” della società, l’orgoglio cittadino della famosa e splendida cinta muraria che avvolge e protegge la piccola realtà di Cittadella, a soli trenta chilometri da Padova. Il logo esalta l’anno della fusione, il 1973, e spiccano anche quattro palloni a spicchi bianconeri al posto delle ruote del carro, simbolo dell’antica e aristocratica famiglia padovana dei Carraresi. In cima allo stemma ecco la dicitura: Associazione Sportiva Cittadella. AS come anche la Roma, il Bari ed il Livorno. In origine vi erano due realtà sportive cittadine come l’US Cittadellese 1920 (maglia biancoceleste) e l’AC Olympia Cittadella (biancoverde).
La Cittadellese, cambiò i propri colori negli anni 40 e la casacca divenne granata con uno scudetto bianco sul cuore. Come l’Aversa Normanna, anche il Cittadella scelse il granata ammirando il Grande Torino. Poi, il 21 giugno del 1973, giunge la fusione tra la Cittadellese e l’Olympia, nasce il Cittadella con la maglia granata, si scelse questo colore anche perché era stato gia indossato per alcuni anni da entrambe le squadre. Il completo “granate” è riconducibile al club argentino del Lanùs a Reggiana e Salernitana, tutti col rosso granato come seconda pelle. Da non confondere con l’amaranto di Reggina e Livorno. Pur avendo una breve storia calcistica, il Cittadella e la sua dirigenza, hanno rispettato sempre la tradizione del completo granata. Sembra poco ma è molto pensando all’era moderna che viviamo e ai repentini cambi di casacca. Ad esempio i veneti non hanno mai indossato pantaloncini bianchi o neri addosso alla prima divisa, quella classica delle gare al Tombolato. Tradizione e distinzione per la società cittadellese che con soli 20 mila abitanti regge bene l’urto della cadetteria. Discorso diverso per le altre maglie del club, sulla seconda e sulla terza ci si può sbizzarrire serenamente. La maglia da trasferta, per intenderci quella indossata a Genova con la Samp, è un completino giallo zafferano con inserti granata molto vistosi, anche troppo se vogliamo. La terza è bianca con le righe blu verticali, in gergo palata, simile a quella del Pescara ma con il blue navy o dark blue al posto dell’azzurro degli adriatici. Questa maglia è andata addirittura esaurita nello store del club, sul proprio sito web! Lo sponsor tecnico è la Garman, azienda di abbigliamento sportivo di Manerbio vicino Brescia.
La Garman vestiva il Brescia di Baggio e Guardiola ed il girocollo ricordava quello delle maglie Umbro della nazionale inglese. Negli anni precedenti lo sponsor tecnico è stato il sodalizio campano della Legea ed il colore ufficiale granata è stato centrato a dovere. Diverse volte era stato scelto di tonalità minore quasi tendente all’amaranto labronico.
In passato va inoltre menzionato che in trasferta indossavano il completo bianco, come d’abitudine italica, poi si è voluto allargare il campo visivo e creare nuove soluzioni cromatiche, spesso pregevoli e puntuali come ogni stagione. La maglia più bella a nostro avviso è quella della serie C firmata Erreà indossata in particolare dal mai domo mediano Giancarlo Pasinato ex Inter scudettata 79/80, nato proprio a Cittadella e cresciuto nelle giovanili dei biancoverdi dell’Olimpia Cittadella, poco prima della storica fusione e ancora in maglia granata a fine carriera dal 1986 al 1991, maglia in stile Adidas davvero anni 80. Anche la danese Hummel ha legato il suo marchio ai granata del Veneto!
di Riccardo Morgigno