Verona, per Ferrari la partita con l’Albinoleffe rievoca piacevoli ricordi

Nicola Ferrari

 

Nicola Ferrari è l’attaccante principe dello scacchiere del Verona. La sua presenza in campo è fondamentale non tanto in zona gol (sono 5 in totale fra campionato e Coppa in 20 presenze), ma soprattutto per l’equilibrio che dà alla squadra, alle sponde e allo spazio che crea per i suoi compagni. Non a caso il capocannoniere dell’Hellas è Hallfredsson con 6 reti totali. Sabato prossimo però Ferrari ci terrà a fare bene contro l’Albinoleffe, squadra in cui ha militato per tre stagioni e mezzo.

Dopo l’esperienza al Crotone nel 2005/2006, il suo primo campionato di Serie B, viene acquistato dal club seriano l’anno successivo. La prima stagione va alla grande con 30 presenze e 5 reti all’attivo, dimostrando di essere utile alla squadra, nonostante non faccia troppi gol. La seconda stagione è magica per la sua squadra, che raggiunge addiritura i playoff al termine dell’anno. Ferrari contribuisce con 28 presenze e 4 reti, ma solo 7 sono fatte dal primo minuto. Le presenze diminuiscono radicalmente nel terzo anno in maglia celeste, sono 21 con 1 rete al Modena, ma solo 7 da titolare. Qualcosa però si rompe nel rapporto tra il giocatore e la squadra bergamasca. Finisce fuori rosa nel 2009 e colleziona solo una presenza prima di andare via, nel gennaio 2010 al Pergocrema in Serie C1. Al termine di quell’anno arriverà la svolta della sua carriera con l’approdo in maglia gialloblù dell’Hellas. Tutto sommato, l’esperienza con l’Albino per Ferrari è stata senz’altro positiva, tre campionati cadetti hanno aumentato il bagaglio tecnico del giocatore.

Come possiamo notare, Ferrari non è mai stato un bomber, non ha mai raggiunto la doppia cifra nel calcio professionistico, ma è uno di quei giocatori che ogni allenatore vorrebbe avere, visto che è molto importante nell’economia del gioco della sua squadra.

di Marco Orrù

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