Quello di oggi è stato sicuramente il giorno più lungo per Beppe Scienza da quando siede sulla panchina del Brescia. Dopo la sconfitta di ieri contro il Varese e le lunghe discussioni nei meandri dello stadio con il presidente Corioni, sembrava proprio che nella giornata di oggi il tecnico di Domodossola dovesse saltare.
Passa la notte, e questa mattina Scienza si presenta alla villa di Corioni per un ulteriore confronto. Si pensa all’esonero, ma forse, ma la convocazione suona più come un ultimatum all’allenatore. Verso l’ora di pranzo l’allenatore accompagnato dalla moglie esce dalla villa visibilmente emozionato: “Non so ancora se sono confermato – ha detto a bresciaingol.com – abbiamo parlato dei problemi che ci sono in questo momento. Purtroppo in momenti come questi bisogna trovare anche i colpevoli, spero di poter guidare ancora io questa bella macchina, ma vedremo”.
Scienza quindi esce dai cancelli della villa e non sa ancora se sarà l’allenatore del Brescia o meno, ma è sicuro di avere l’appoggio della squadra: “Nel confronto con i tifosi ho chiesto ai ragazzi di non venire, ma loro hanno deciso di uscire fuori insieme a me. Dovevamo essere solo io e Zambelli ma poi sono usciti tutti”.
Poco dopo esce anche il presidente Corioni e conferma Scienza sulla panchina delle rondinelle: “Quale decisione? – Ha detto il numero uno bresciano – oggi non dovevamo decidere di mandare via Scienza, dovevamo solo analizzare la situazione e trovare delle soluzioni. Credo che anche i giocatori sarebbero stati sorpresi se avessi mandato via l’allenatore”.
Esce Corioni e subito dopo arriva il vicepresidente Saleri, che conferma quanto ha detto il numero uno: “Scienza resta, per il mercato di gennaio dovremo fare qualcosa, vedremo”.
Finisce così una mattinata intensa e frenetica in casa Brescia, Scienza rimane l’allenatore del Brescia, ma la sensazione è che resti ancora appeso a un filo. Un altro fallimento potrebbe coincidere con il suo esonero.
Lorenzo Marrucci