Genoa-Bari, ESCLUSIVO/ Antonio Di Gennaro: “Auguro a Torrente di tornare a Genova per sedersi sulla panchina del Grifone”

Vincenzo Torrente

La Coppa Italia offre questa sera Genoa-Bari, una partita che riguarda da vicino anche la Serie B. I galletti infatti militano da quest’anno nel campionato cadetto, dopo la scottante retrocessione dello scorso anno. Il tecnico Vincenzo Torrente si troverà a tornare lì dove è stato per 15 anni da giocatore, pronto a vivere una serata da grandi emozioni.

E’ intervenuto in ESCLUSIVA per SerieBnews.com Antonio Di Gennaro, che a Bari ha giocato tre stagioni ad alto livello.

Antonio, stai seguendo il Bari?
“Sì, seguo il Bari con attenzione e affetto”.

Come giudichi l’inizio di campionato della squadra di Torrente?
“E’ stato un inizio di campionato problematico, legato anche ai problemi societari. La squadra è partita tardi e con una preparazione non completa. Torrente ha messo sù un buon gruppo e una squadra unita. Il gioco si può migliorare, ma questa squadra ha grande carattere soprattutto in trasferta. La situazione societaria è fondamentale, ma credo che tutto si possa risolvere per il meglio”.

Come vedi la partita di stasera contro il Genoa?
“La Coppa Italia in questi turni può portare sempre grandi sorprese. Non vanno in campo i giocatori migliori, anche per gli impegni ravvicinati di campionato. Non so poi sinceramente chi abbia più volontà di andare avanti. Il Bari si porterebbe sulle spalle un grande impegno. Il Genoa parte come favorito, ma penso che le sorprese possano essere dietro l’angolo. Certo se penso alla partita dell’anno scorso, sempre in Coppa Italia, mi viene pensare che magari il Bari avrà voglia di rivalsa. Proprio dalla sconfitta in Coppa contro il Genoa iniziarono tanti problemi”.

Cosa proverà Torrente a tornare nella sua Genova?
“Lo conosco poco, ma da quello che ho visto è una persona equilibrata e umile. Mi piace come sta gestendo il gruppo a Bari, anche per lui poi è una bella esperienza. Un giorno gli auguro davvero di tornare a Genova da allenatore, se lo merita”.

Matteo Fantozzi

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