L’allenatore del Livorno Walter Novellino ha concesso un intervista al quotidiano ‘Tuttosport’ parlando della sconfitta bruciante della sua squadra contro l’Ascoli, degli obiettivi della compagine amarnato, dei suoi giovani ragazzi e della sfida col Torino, sua ex squadra. Vediamone alcuni passaggi:
Ascoli:”Sono ancora nero per quella sconfitta. non che abbiamo fatto una bella gara, ma così non si può proprio perdere, abbiamo pagato una nostra leggerezza incredibile. Lotto con tutte le mie forze per far crescere questa squadra nel gioco, nella mentalità e nel lancio dei giovani. Per questo ringrazio il Presidente per avermi ridato una chance importante che non avevo dai tempi della Sampdoria”.
Giovani:”Scommetto su Remedi, Rampi, Bardi e Bigazzi. Il futuro è loro, ma anche di Dell’Agnello che ha avuto un momento di difficoltà, di Filkor che è in ripresa e di Bernardini, che per me è da Serie A, è un piccolo Ogbonna…”.
Obiettivi:”Il nostro obiettivo primario è la salvezza, raggiungiamo i 50 punti il prima possibile poi vedremo. Come ha già detto il Presidente Spinelli il nostro è un progetto triennale, più o meno come ha fatto la Reggina che è un pò più avanti di noi. Detto questo penso anche che avremmo meritato di avere almeno 5 punti in più in classifica se non avessimo sbagliato troppi gol. Ora inizia il campionato vero, dove i punti pesano e dovremo essere bravi ad accontentarci anche di un punto, piuttosto che cercare di vincere a tutti i costi come contro i marchigiani, dove poi abbiamo perso”.
Torino:”Non penso di rischiare la panchina in caso di sconfitta contro il Toro. E’ una gara importante per riprenderci i punti persi ultimamente, tanto che se ne fa la squadra granata di questi punti, ne ha talmente tanti… Ultimamente fanno fatica? Si, ma non perdono mai e l’importante è fare sempre punti. Per me sono già in Serie A. Manca Bianchi? C’è Ebagua, che problema c’è? Cairo e Ventura hanno costruito proprio un bel giocattolo, hanno tutto, carattere, unità e spirito di sacrificio. E anche dei bei giovanotti come Oduamadi e Verdi che mi piacciono molto. Certo a Ventura non posso perdonare di avermi portato via Iori, un grande giocatore.”
Sampdoria:”Non mi sorprende la crisi della Sampdoria, retrocedere in Serie B è sempre un grande problema e risalire subito non è facile. I giocatori presi uno per uno sono dei fenomeni, ma nel campionato cadetto non funziona così. Iachini comunque ha ancora la possibilità di farcela, dev’essere svelto però…Dietro al Torino metto Samp, Padova, Sassuolo, Reggina e il Verona del mio amico Mandorlini”.
di Marco Orrù