Dopo aver sentito in esclusiva le parole del fratello-procuratore di Rolando Bianchi sulle tre giornate di squalifica inflitte al capitano del Torino, arrivano anche quelle di ”Rolandinho” che parla di ”ingiustizia, visto che io non ho colpito il mio avversario”.
Bianchi poi prosegue attaccando il suo avversario Borghese, reo di averlo tartassato tutta la partita:”Io ho solo allargato le braccia per proteggermi, lui ha fatto tanta scena, ma mi ha pestato tutto il tempo durante la gara ed è stato ammonito solo al 90′ quando io ero già uscito. C’erano anche due rigori per noi, uno su di me uno su Sgrigna, ma l’arbitro non ha visto nulla…In occasione del mio rosso, ho detto all’arbitro che non l’avevo neanche toccato e lui mi ha risposto che aveva visto tutto il guardalinee, che interpellato a riguardo ha ridato la palla all’arbitro. Insomma un rimbalzo di responsabilità. Nessuno ha visto niente e io sono stato cacciato. Addiritura Borghese mi ha riso in faccia e continuato ad insultare quando l’arbitro mi aveva espulso. Allucinante! Per un pò farò il tifo da fuori”.
di Marco Orrù