L’immagine che abbiamo scelto come foto di questo articolo mostra una Curva Sud in festa, la casa del tifo più caldo della Sampdoria, nel momento di massimo splendore della squadra, ormai due anni fa con la cavalcata in campionato e l’accesso ai preliminari di Champions League. Tempi lontani, anche se non troppo.
Oggi la ‘Doria’ si trova in grande difficoltà e sta arrancando in Serie B cercando di stare agganciato a un treno playoff che sta piano piano fuggendo via. Tuttora si trova senza allenatore vista la decisione della società di esonerare il tecnico Atzori. Come già vi abbiamo potuto dire nel corso della giornata di ieri, la dirigenza blucerchiata deciderà entro oggi il nome del nuovo tecnico e sarà una volata fra Donadoni e Iachini.
Ma come ci è arrivata fino a questo punto la Sampdoria? E dire che le cose, in fase di allestimento della squadra, erano partite benissimo. Subito dopo la finale playoff dello scorso campionato di Serie Bwin che aveva visto impegnate il Novara e la Reggina di Atzori, il DS dei blucerchiati Sensibile ha messo sotto contratto il tecnico di Colleferro strappandolo a una riconferma in Calabria dove tanto aveva fatto bene. La scelta del nuovo mister aveva trovato pareri positivi da quasi tutti gli addetti ai lavori. Atzori si è portato dietro il suo modulo 3-5-2 o 3-5-1-1 con la variante del trequartista (Missiroli) dietro la punta centrale (Bonazzoli). Dalla scelta di questo nuovo modulo è partito il mercato della Samp. Un mercato all’inizio abbastanza bloccato, perchè il club genovese attirava per il suo blasone, ma allo stesso tempo frenava la categoria. Il tecnico avrebbe voluto portarsi con sè qualche suo fedelissimo dalla sua ex squadra, in modo da riproporre lo stesso meccanismo di gioco, ma tra i tanti nomi fatti in estate, il solo difensore centrale Costa, che peraltro non è più un titolare fisso dopo le prime dieci giornate giocate dal primo al novantesimo, è arrivato.
Il nuovo modulo provato nelle amichevoli estive non va, la squadra non gira e fa fatica persino nelle partite di precampionato. E’ evidente che gli uomini a disposizione del mister non sono adatti per quel modulo. Per il 3-5-2 stile Mazzarri, servono esterni che hanno corsa e resistenza per fare la doppia fase e la Sampdoria non li ha a sua disposizione. Un giocatore atipico come Missiroli che non è ne centrocampista e ne attaccante, ma che il ruolo dietro la punta lo svolgeva bene, la Sampdoria non lo ha. I risultati sono subito scadenti, come l’eliminazione al terzo turno di Coppa Italia contro l’Empoli e un avvio di campionato a dir poco stentato, con il solo squillo della vittoria contro il Gubbio per 6-0.
Dopo qualche giornata, Atzori decide di cambiare rotta e passare al 4-4-2, ma essendo finito il mercato, si deve arrangiare con gli uomini che ha. Gli esterni ci sono, ma non sono abbastanza, per un modulo così dispendioso come questo. La squadra reagisce un minimo, trova qualche vittoria soprattutto fuori casa, ma il gioco latiita e la piazza mugugna. Quella stessa piazza che si era abituata troppo bene negli ultimi anni, ora si trova una squadra senza capo ne coda.
Lo stesso Presidente Garrone, sempre disponibile al dialogo, dà più volte un ultimatum al mister e dopo la sconfitta di ieri decide di esonerarlo.
Insomma, scelte sbagliate in fase di mercato, con moduli cambiati come si cambiano i vestiti, una continuità mai trovata, il feeling con l’ambiente che in qualche modo si è incrinato, nonostante le tantissime presenze allo stadio, una pessima adattabilità di alcuni giocatori alla Serie B, dopo l’infausta retrocessione dello scorso anno (uno su tutti Palombo), sono tutte le cause che stanno portando la Sampdoria a disputare un campionato molto sofferto.
di Marco Orrù
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