Nocerina, Farias: l’importanza di non chiamarsi Ernesto

Diego Farias

La Nocerina si trova invischiata nei bassifondi della classifica, ma Diego Farias, attaccante brevilineo venuto dal Brasile continua a dimostrare giornata dopo giornata il proprio talento. Anche nel match contro la Reggina (perso per 2 a 1 dai campani), il giovane brasiliano ha fatto intravedere alcuni lampi della sua classe, procurandosi il rigore che gli è valso il terzo goal in questo campionato. Passi in avanti per il giovane attaccante, che non sta seguendo le orme (almeno in Italia), di un altro Farias, quel Claudio Ernesto che venne a Palermo nella stagione 2004/2005 con l’obiettivo di “sfondare le reti” e che invece se ne tornò al mittente con un misero bottino di 0 reti segnate in 13 presenze. Non sono poche le differenze tra Diego e Ernesto Farias , la prima è senz’altro rappresentata dal passaporto, uno brasiliano e l’altro argentino, mentre la seconda sta senz’altro nelle caratteristiche tecniche, l’ex Palermo è una prima punta mentre l’attaccante della Nocerina è un giocatore dinamico e forte negli spazi stretti.
La speranza dei tifosi campani è che Diego Farias continui a crescere e a segnare goal, magari seguendo l’esempio del suo omonimo fuori dai confini del bel paese, visto che il buon Ernesto Farias ha fatto si piangere i tifosi del Palermo, ma ha fatto sognare quelli di River Plate e Porto con 58 goal in 111 partite.

Di Lorenzo Marrucci

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