Il Crotone per riprendere la corsa salvezza, la Reggina per rimanere in zona play-off. Menichini ripristina la formazione titolare dopo l’ampio turnover attuato a Genova, anche se schiera Ciano come prima punta atipica. Breda restituisce un posto in attacco a Bonazzoli, e rinfresca il centrocampo con Colombo e De Rose. All’inizio non si nota la differenza di classifica tra le due calabresi. I padroni di casa tengono il pallino del gioco, ma le poche conclusioni si perdono lontane dalla porta difesa da Kovacsik.
La Reggina si sveglia esattamente alla mezz’ora. Gli amaranto salgono compatti nella metà campo avversaria, costringono Sansone all’ammonizione per un tocco di mano, e dalla conseguente punizione trovano l’ottimo impatto aereo di Missiroli per la rete del vantaggio. Da quel momento, i ragazzi di Breda danno l’impressione di poter mettere in difficoltà i pitagorici ad ogni affondo, almeno fino all’intervallo.
Al 1’ della ripresa, il Crotone resta in 10 uomini. De Rose trattiene Gabionetta, che reagisce con una manata in faccia. L’arbitro Velotto estrae subito il rosso. La Reggina prova a mettere il risultato al sicuro, e crea pericoli con Bonazzoli e Ragusa. Quando forse nessuno se lo aspetta, Menichini azzecca la mossa che riequilibra la gara. Dentro Djuric per Calil, il pubblico fischia il cambio ma il centravanti propone subito una sponda per Sansone. Ne deriva un angolo su cui smanaccia Kovacsik, ma la palla finisce sui piedi di Ciano che ha il tempo di piazzarla col sinistro per il pareggio.
A questo punto, ci si attende un arrembaggio della Reggina con l’uomo in più, per i rimanenti 25 minuti. Nulla di tutto ciò. I cambi di Breda sono scolastici, e nel frattempo Florenzi sfida a singolar tenzone Kovacsik, con due conclusioni dalla distanza. Missiroli si conferma uno spauracchio nei minuti finali, ma non riesce a finalizzare col sinistro. Ospiti confusionari, atteggiamento monocorde dall’inizio alla fine, il punticino non serve a sfruttare gli impacci odierni di Sassuolo e Padova. Sorride il Crotone, capace di trovare il gol del pareggio in inferiorità numerica, ottenendo un risultato utile per il galleggiamento in medio-bassa classifica.
Paolo Ficara