Livorno, un altalena di risultati pericolosa

Livorno

 

”Inizieremo un progetto triennale per riportare il Livorno in Serie A”. Queste sono le parole del Presidente Spinelli all’inizio dello scorso anno, dopo la retrocessione del club amaranto in Serie B. In panchina c’era Pillon, attuale allenatore dell’Empoli, ma dopo 5 sconfitte consecutive tra metà gennaio e metà febbraio, venne esonerato e al suo posto arrivò Novellino, che guidò la squadra in una rimonta clamorosa verso la zona playoff, sfuggita soltanto dopo la sconfitta di Padova alla penultima giornata. Ma tutto questo era previsto. Il primo anno sarebbe stato di assestamento. Questa stagione invece, nei programmi della società, è quella giusta per entrare negli spareggi di fine campionato. E tutto sommato il Livorno è ancora in corsa, visto che il sesto posto dista solo 5 punti, a nemmeno un quarto di campionato iniziato. Il problema dove sta allora? Il problema è che l’undici di Novellino è molto discontinuo e passa da prestazioni super come quelle contro Varese, Juve Stabia e Albinoleffe, a disastri come quelli in casa con la Nocerina o Reggina. Se ci mettiamo in mezzo qualche pareggio qua e là e qualche sconfitta di misura in trasferta a Padova e Modena, ecco che la posizione di metà classifica viene vista come una zavorra per le ambizioni del club. Preoccupano soprattuto le ultime 4 partite dove è stato raccolto solo un punto, condito da prestazioni non all’altezza. E l’astinenza al gol di Paulinho continua…Grosse nubi sul futuro di Walter Novellino e della sua squadra si addensano. Quanta pazienza avrà ancora il sempre vulcanico Presidente Spinelli? Staremo a vedere…

di Marco Orrù

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