Ascoli, ecco chi sono Massimo Silva e Antonio Aloisi
Scopriamo insieme chi sono i due allenatori che sostituiranno Fabrizio Castori sulla panchina dell‘Ascoli, dopo questo avvio disastroso di campionato, condizionato da un pesante fardello come quello dei 10 punti di penalizzazione.
Massimo Silva, classe 1951, è un ex giocatore degli anni ’70 prodotto del settore giovanile dell’Inter. Di ruolo attaccante, ha giocato in parecchie squadre, prevalentemente del campionato cadetto, come Cremonese, Monza, Pescara, Sambenedettese e Messina, ma può vantare presenze anche con le maglie di Lazio e Milan. La squadra dove ha più lasciato il segno è proprio l’Ascoli, dove Silva giocò per 4 anni, collezionando un centinaio di presenze e una promozione dalla Serie B alla Serie A con l’indimenticato Presidente Costantino Rozzi. Proprio con la casacca bianconera si attirò le attenzioni del Milan che lo acquistò proprio dopo gli anni nelle Marche. Terminata la carriera da giocatore, iniziò quella da tecnico, allenando club minori dilettantistici, mentre successivamente gli venne data fiducia nel calcio professionistico, allenando in Serie C la Ternana, la Maceratese, il Benevento e il Taranto, tra le altre. Finalmente una grande chance gliela offre di nuovo la sua squadra del cuore, l’Ascoli. Nel 2004-2005 fa da tutor all’allora allenatore dei bianconeri Marco Giampaolo, sprovvisto di patentino all’epoca, in Serie B e nel giro di un anno, complice alcune disgrazie altrui, arriva in Serie A. E in questo campionato ottiene una salvezza insperata, giocando a tratti un buon calcio. Lascia le Marche con l’addio di Giampaolo e torna ad allenare nelle serie inferiori con squadre come il Brindisi e il Casarano. Adesso torna di nuovo nelle vesti di tutor all’Ascoli, in una squadra che è strettamente legata alla sua carriera.
Antonio Aloisi, classe 1968, è anch’egli un ex giocatore, di ruolo difensore. Prodotto del settore giovanile dell’Ascoli, gioca per 6 anni col club bianconero ad inizio carriera, prevalentemente nel massimo campionato. Dopo due anni dove gioca poco sia a Torino, sia a Cagliari, passa in Serie B al Cesena dove gioca per 3 stagioni. L’anno successivo ancora Serie B con la Reggina, mentre nel 1998, a 30 anni torna all’Ascoli in Serie C1 e vi rimane per altri 3 anni. Termina la carriera tra Acireale, Gubbio e Cavese in Serie C2, prima di approdare in Serie D alla Santegidiese dove disputa l’ultimo anno da giocatore, prima di diventarne l’allenatore. Viene esonerato tuttavia dopo pochi mesi e nel 2008 viene chiamato dalla Reggina per allenare gli Allievi Nazionali. Dal 2010 è l’allenatore delle giovanili dell’Ascoli.
Come abbiamo visto, le carriere di giocatore prima e allenatore poi dei due, sono strettamente legate al club del Presidente Benigni che gli ha voluti per cercare di ottenre una salvezza che sarebbe miracolosa.