Il direttore sportivo del Brescia, Andrea Iaconi, attende la sfida di sabato contro la Reggina del suo amico Lillo Foti. Una partita certamente non banale, in virtù dell’ottimo rapporto che lo lega al massimo dirigente amaranto, nonché ai trascorsi del fratello Ivo Iaconi sulla panchina dei calabresi. Ovviamente, ci sono anche gli interessi di un Brescia che vuole riscattarsi, dopo gli ultimi passaggi a vuoto, ed è questo il primo argomento toccato col dirigente delle rondinelle.
E’ intervenuto in ESCLUSIVA per SerieBnews.com proprio Andrea Iaconi, che ha commentato con noi il momento del Brescia.
«Siamo sereni. Sapevamo dall’inizio le nostre difficoltà di organico. La nostra è una rosa incompleta. C’è stato un periodo positivo iniziale, poi dalla partita di Gubbio abbiamo iniziato ad avere giocatori in nazionale, infortuni e squalifiche. Non avendo una rosa ampia, stiamo pagando a caro prezzo questa lacuna. Giocatori spremuti? Dopo due mesi non credo. Possono accusare un po’ di stanchezza e qualche problema fisico, ogni settimana ce n’è sempre una. Il nostro obiettivo è la salvezza, dobbiamo valorizzare i giovani per riequilibrare i conti di una situazione molto pesante. Il fattore tecnico, in questo momento, passa in secondo ordine.»
Iaconi tocca poi il tema allenatori. Si inizia da Scienza, cercato dalla Reggina in estate, e si passa rapidamente al fratello Ivo, che con Foti ci ha lavorato per qualche mese nel 2009/10: «Scienza ha parlato con la Reggina prima che con noi? Non mi risulta, ma può darsi. Lillo Foti è sempre attento agli allenatori emergenti, non mi meraviglierei. La differenza tra mio fratello e i suoi successori? Non ha avuto la stessa fortuna di Breda e Atzori perché le situazioni erano differenti. Ivo ha preso la Reggina con giocatori che dovevano andare via da Reggio. C’è stata un po’ di confusione tra quelli che dovevano andare via e quelli che sono rimasti. È capitato nel momento sbagliato. Io sono suo fratello, quindi il mio giudizio lascia il tempo che trova, ma secondo me a livello di qualità di allenatore siamo lì»
Infine, l’ex direttore sportivo di Grosseto e Pescara prova ad inquadrare la sfida di sabato tra il suo Brescia e la Reggina, facendo un pronostico a lunga gittata anche sulle rispettive potenzialità: «In questo momento, la Reggina è favorita perché viene da un periodo positivo e noi no – sostiene Iaconi – In difesa abbiamo grandi problemi, numericamente ci mancano gli uomini. Giocheranno molti ragazzi, quindi rischiamo di più. La Reggina prova ogni anno ad andare in Serie A, magari attraverso i play-off. Il presidente mette sempre in campo squadre competitive. Il Brescia invece viene da una retrocessione traumatica, con una società indebitata che sta risolvendo i problemi col fair play finanziario, cedendo giocatori molto forti. Se nel giro di un anno, con un po’ di fortuna, riusciremo a mettere a posto i conti.
Paolo Ficara
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