Il centrocampista del Torino Manuel Iori ha parlato al quotidiano ”La Stampa” della sua maturazione avvenuta a 29 anni, del suo passato calcistico e del suo presente al Toro:”Sono maturato tardi, ho sempre fatto dei buoni campionati in Serie C, ma nessuno si accorgeva di me. Poi la svolta è arrivata nel 2007 al Cittadella e da lì sono ripartito, assaporando anche la Serie A col Chievo. Adesso mi gioco le mie chances in una grande squadra come il Torino, sperando di ritrovre presto il massimo campionato. Se sono qua è anche grazie agli anni di gavetta che ho fatto. Ho disputato anche un anno nel settore giovanile del Milan con gente come Donadel, Sammarco, Borriello e Foggia, ma non era il mio mondo e difatti rimasi un anno solo, ma simpatizzo ancora per i rossoneri. Ora è il momento giusto per essere qua, avevo sfiorato i granata già due anni fa, ma adesso ho la maturazione giusta per stare qua. La forza della nostra squadra? Il collettivo, nessuno è indispensabile, men che meno io, ho sempre tenuto un profilo basso. Comunque teniamo sempre la soglia di attenzione alta perchè il campionato è ancora lungo. Il Gubbio? E’ una partita pericolosa, hanno il nuovo allenatore Simoni che è uno che di calcio ne capisce. Il mio modello? Gioca proprio in questa città, si tratta di Andrea Pirlo, spero di poterci giocare contro il prossimo anno”.
di Marco Orrù