Il difensore dell’Hellas Verona Matteo Abbate, è intervenuto in ESCLUSIVA per SerieBnews.com, per parlare di questo ottimo inizio di stagione della sua squadra, del prossimo avversario, il Gubbio di Pecchia e, come ultima domanda, un pensiero sul Piacenza, sua ex squadra.
Matteo, come giudichi questo inizio di campionato del Verona?
”E’ senz’altro un inizio postivo, siamo contenti di quello che stiamo facendo, ma non dobbiamo abbassare la guardia perchè il campionato è lungo e dobbiamo costantemente migliorarci”.
Tu sei uno dei più esperti della squadra e, proprio in questo inizio di campionato, hai festeggiato le 100 presenze in Serie B. Cosa ci vuole per fare bene in questo torneo?
”Innanzitutto ci vuole umiltà, perchè nel momento in cui tu pensi di essere bravo, subito ti castigano, ci vuole volontà e continuità, perchè la stagione è lunga e bisogna sempre essere concentrati. Ci vuole anche il massimo sforzo in ogni partita perchè non esistono gare facili e le sorprese sono sempre dietro l’angolo”.
Qual’è il vostro obiettivo? Ci pensate ai playoff?
”No, non pensiamo ai playoff perchè è ancora troppo presto per fissare un obiettivo, dobbiamo affrontare ogni partita con lo spirito, la volontà e l’organizzazione giusta e quando sarà arrivato febbraio-marzo guarderemo dove saremo posizionati e a quel punto ci potremo provare”.
Sabato sarete di scena a Gubbio, contro una squadra in difficoltà. Che insidie porta questa partita?
”Porterà parecchie insidie perchè il Gubbio vuole dimostrare di poterci stare in questa categoria e che possono vincere contro chiunque e per questo sarà un match molto, molto difficile. Tra l’altro, lo scorso anno, in Lega Pro, perdemmo in Umbria subendo una sconfitta pesantissima e quindi sappiamo già cosa ci aspetta”.
Un ultimo pensiero per la tua ex squadra, il Piacenza, con cui hai anche esordito in Serie A, che adesso si trova in difficoltà economiche e sportive.
”Mi dispiace davvero tanto perchè io con la maglia biancorossa sono cresciuto e conosco tutti. Torno spesso a Piacenza perchè ho casa lì e vivo lì e ogni volta che passo di fronte allo stadio mi viene tanta nostalgia ripensando ai bei tempi del ”Piace”. Auguro a tutti quelli che lavorano per la società che riescano a risollevarsi al più presto perchè tutta la città lo merita e spero che i ragazzi che ora giocano lì possano riuscire a salvarsi e, in futuro, provare a risollevare la china”.
di Marco Orrù