Giorgio Corona, dopo aver condotto la Juve Stabia ad una storica promozione in Serie B attesa da ben 60 anni, si appresta ad essere ancora protagonista. Una via del tramonto, che per Corona sembra non arrivare mai, in quello che sarà dunque un atteso ritorno in cadetteria per l’esperto bomber palermitano. In ESCLUSIVA per SerieBnews.com è intervenuto il suo agente Pietro Liberti, che ci ha infatti confermato che il giocatore per il momento non appenderà gli scarpini al chiodo, giocando ancora per un altra stagione in forza alle “vespe” di Castellammare.
Per prima cosa, il suo assistito si aspettava di vivere una stagione ancora da protagonista e di condurre la Juve Stabia fino allo storico traguardo della Serie B ?
“No, non se lo aspettava minimamente, perchè all’inizio della scorsa stagione non immaginava che avrebbe condotto la Juve Stabia fino alla Serie B. Era difficile da pronosticare, anche perchè la squadra non raggiungeva questo importante traguardo da ben 60 anni. Giorgio, credo che abbia dato un importante contributo, in quanto ha dimostrato di esserci sempre. Nonostante l’età avanzata, soprattutto nella doppia finale Playoff con l’Atletico Roma, ha fatto vedere a tutti che può dare ancora un ottimo contributo”.
Come ha fatto ampiamente capire anche lei, Giorgio Corona a 38 anni dimostra ancora di essere un ragazzino dal punto di vista atletico. A questo punto, le chiedo, lo vedremo il prossimo anno in Serie B con la maglia della Juve Stabia ?
“Si, su questo le do la certezza assoluta. Giocherà di sicuro ancora per un altro anno, per poi man mano vedere di stagione in stagione cosa fare. Il tutto, dipende dalla sua integrità fisica o meno, quindi per questo sarà necessario valutare di volta in volta. Appena si accorgerà lui stesso, che è arrivato il momento di smettere, non avrà nessun problema a farlo”.
Ha già pensato, ed eventualmente detto a lei che lo conosce bene, cosa farà non appena avrà deciso di appendere gli scarpini al chiodo ?
“Questa è davvero una bella domanda, le faccio i miei complimenti per avermela fatta e per l’importanza che ritengo essa possa avere. Non abbiamo parlato mai di ciò, ma sono sicuro che Giorgio forse sta già pensando a cosa potrà fare in futuro. E’ molto probabile, che il prossimo anno parleremo anche di questo. Ad ora,non saprei dirle però quale potrebbe essere l’attitudine migliore per lui, che sia quella di dirigente, allenatore, oppure di svolgere attività al di fuori del calcio”.
di Francesco Vitale