Vera e propria bufera in casa Piacenza dopo la retrocessione in Lega Pro, maturata ieri sera dopo il 2-2 esterno contro l’Albino Leffe guidato da Emiliano Mondonico. Parole forti quelle del presidente Fabrizio Garilli, che ha dichiarato nel post partita di non essere intenzionato ad iscrivere la squadra al prossimo campionato di Prima Divisione. Il numero uno biancorosso non ci sta e lancia accuse pesanti al sistema calcio : “Le recenti inchieste hanno fatto emergere un calcio violentato da scommesse illecite, il campionato è falsato e noi non abbiamo ottenuto la sospensione dei Playout come avevamo richiesto”. Garilli, ha inoltre invitato eventuali acquirenti a farsi vivi il prima possibile, in quanto il termine per le iscrizioni al campionato di Lega Pro scade il 30 giugno. Sono di oggi invece le dichiarazioni di Gigi Cagni, che ai microfoni di Sky ha espresso tutto il suo malumore per la retrocessione dei piacentini. Lo storico ex allenatore degli emiliani, ha detto che se alla fine dovesse rimanere l’attuale proprietà non ci sono margini per un suo eventuale ritorno alla guida della squadra, perchè la possibilità c’era già stata cinque anni fa, ma non se ne fece nulla. Cagni, inoltre imputa questa retrocessione ad una totale disorganizzazione, rivelando che a suo modo di vedere, il calcio va fatto con organizzazione e senza improvvisazione. Lontani ad oggi gli anni di quando il Piacenza si era guadagnato la palma di squadra simpatia, con meritate salvezze nella massima serie, avvalorate dal fatto che la squadra per diverse annate aveva deciso di non fare affidamento su calciatori stranieri, puntando su giovani e su gente da rivitalizzare. Stagioni da consegnare agli annali, dove c’era spazio anche per imprese storiche, come il 3-2 casalingo contro il Milan con eurogoal su rovesciata di Pasquale Luiso.
Di Francesco Vitale