Anche personaggi della criminalità organizzata manipolavano le giocate del calcioscommesse utilizzando soldi riciclati. il Gip Salvini, nella sua ordinanza, ha scritto della presenza di alcuni gruppi, come quello degli “zingarì”, a capo del quale c’era lo slovacco Almir Gegic, e un di gruppo albanese. Questi malavitosi, per ogni partita “truccata”, investivano centinaia di migliaia di euro dalla provenienza poco chiara.