Il giorno dopo la certezza di essere scesi all’inferno per chi vive di Samp quotidianamente sembra che nell’aria ci sia qualcosa di surreale di anomalo. Intervistato in ESCLUSIVA da SerieBnews.com, Luca Pellegrini Capitano dalla B allo Scudetto e condottiero di tante battaglie dall’80 al 91, è di quelli che una sceneggiata come quella andata in scena quest’anno non l’avrebbe mai voluta vivere:”Da tifoso mi amareggia vedere la delusione della gente perchè la Samp trasmette emozioni. Sono le emozioni della mia vita che respiro ogni giorno. Mi amareggia l’attegiamento della squadra, l’unico che ha chiesto scusa è stato Capitan Palombo mentre il resto della squadra era già negli spogliatoi e li hanno dovuti riprendere per il colletto. Gente che non sentiva l’attaccamento alla maglia, ecco cosa amareggia! Tanta giocatori vivevano alla giornata come per dire tanto io l’anno prossimo sarò altrove! Una percezione di indifferenza lampante davanti a ciò che stava per accadere. La loro superficialità mi ha fatto male. Dopo Brescia si era capito che non c’era piu nulla da fare ed in quella partita hai trovato la forza per reagire, andato sotto tre volte hai rimontato fino al 3-3 finale. Quella forza e quel carattere dove era nelle partite prima? La verità è che la squadra si è nascosta dietro la cessione dei tre, Cassano, Pazzini e Storari. E questo nessuno doriano lo digerirà mai. La stessa squadra che ha fatto il miracolo di arrivare in Champions è retrocessa l’anno dopo. e’ vero che non c’erano più i tre tenori, ma è una scusante che non regge per l’attegiamento tenuto durante tutta la stagione. Spero solo che la Samp esca presto dalle sabbie mobili della Serie B”.