seriebnews.com ha intervistato in esclusiva Fabio Galante, grande ex granata, sulla difficile stagione del Toro. L’ex calciatore ha parlato anche, a 62 anni dall’accaduto, della strage del Grande Toro di Superga.
SUPERGA:”E’ sempre molto emozionante parlare di questo fatto. Io ho avuto la possibilità, giocando 5/6 anni nel Toro, di andare su alla tomba. Ricordare questi grandi campioni che hanno fatto la storia mi sembra d’obbligo: quella tragedia mandò in fumo tante vittorie che sarebbe potute arrivare anche dopo. Ricordare questa formazione di campioni mi emoziona sempre”.
STAGIONE IN CORSO:”Questo è il campionato di serie B, se da un lato non stai facendo una grande stagione dall’altro sei comunque in zona play-off. Malgrado le tante partite perse il Torino però può ancora sperare di andare in serie A. E’ vero Atalanta e Siena sono forse superiori, ma Novara e Varese sono al livello del Torino. Nei play-off però ricordo può succedere veramente di tutto”.
RETROGUARDIA GRANATA:”Per la mia esperienza ti posso dire che è sempre difficile parlare di un reparto perchè se la difesa non va ci sono colpe anche degli altri reparti. E’ un discorso collettivo di squadra. Io credo che tutto sommato la difesa del Torino può benissimo affrontare questo campionato perchè ha nomi importanti ed esperti. Però se il Toro prende tanti gol non è colpa solo di chi gioca dietro”.
FUTURO TORO:”Per me bisogna dare poche colpe a Cairo perchè lui si è sempre impegnato, ci ha sempre messo passione. Non sono giuste le contestazioni verso di lui perchè i soldi li ha sempre spesi e anche lui vuole fortemente un grande Torino come i suoi tifosi”.
FUTURO GALANTE:”Me ne devo fare una ragione(ride NDR). E’ un anno che sono fermo e penso che a 37 anni ritornare a giocare non è facilissimo, dovrei mentalmente fare grandi sacrifici. Bisogna poi sempre vedere se qualche squadra ancora mi vuole. Ecco, diciamo che ho incominciato a prendere martello e chiodi, perchè non giocando per un anno non vedo un mio ritorno. Fisicamente sarei anche pronto, bisogna vedere se reggo ancora mentalmente. Vediamo che succede comunque nei prossimi mesi”.
Di Nicolo’ Ballarin